E’ opinione diffusa che i
Beardfish, con i precedenti “Mammoth” e “The Void” abbiano raggiunto la piena maturità espressiva.
Nulla da eccepire, stiamo parlando di due gioiellini di
progressive illuminati da un approccio emancipato e creativo, non esclusivamente legato alla gloriosa storia del genere, e a quanti si sono beati di tali delizie
cardio-uditive voglio solo dire: niente paura, la “magia” continua anche con “+4626 - Comfortzone”, ottavo sigillo di una discografia in crescendo.
Lo
standard artistico raggiunto dagli svedesi sembra ormai consolidato, e non per questo si limita a reiterare supinamente quanto già prodotto in passato dalle loro rigogliose sinapsi cerebrali e dalle loro scintillanti dotazioni tecniche.
La connessione tra le varie suggestioni sonore è oggi priva d’indecisioni o slabbrature, per un suono in grado di ostentare un saldo legame con la “tradizione” e apparire simultaneamente “al passo con i tempi”, senza dover ricorrere a forzature o astrusità.
La perfezione degli arrangiamenti e dell’esposizione strumentale è ancora una volta funzionale a un linguaggio musicale tanto sfarzoso quanto istantaneo, lontano da ogni pretenziosità e dai tanti sterili tentativi d’imitazione che colossi come Yes, Genesis, Jethro Tull, Pink Floyd, Soft Machine e Rush continuano a “subire” da tempo immemore.
E allora, affidiamoci con tranquillità a questo continuo saliscendi emozionale, capace di solcare vaporose acque barocche e stranianti rotte (post)canterburiane, di attraversare inquiete foschie o affrontare turbolenti marosi metallici, riuscendo a stimolare l’immaginazione ma anche a sollecitare la parte più fisica dei sensi.
In casi come questi è davvero superfluo tentare d’impegnarsi in una qualche forma di “graduatoria di merito” e quindi mi limito a sottolineare l’abilità della
band a mantenere alta la tensione lungo tutti i quindici minuti abbondanti di “If we must be apart (A love story continued)”, a conferma di una vocazione comunicativa non comune.
Se vi ritenete
fans del
prog-rock, difficilmente potrete fare a meno di un disco come questo …
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