Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2015
Durata:58 min.
Etichetta:Hammerheart Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TûZEN SINNEN
  2. SKYM
  3. GERLOFS DONIA
  4. GJIN FERJOUWING
  5. US GRûN
  6. BONIFATIUS
  7. BREK EN BRâN
  8. IVICH LIBBEN
  9. STOARM
  10. BERN FAN FREYA

Line up

  • Kâld: guitars
  • Tsjuster: guitars
  • Swerc: bass
  • Fjildslach: drums
  • Skier: vocals

Voto medio utenti

Secondo il filosofo francese Fabrice Hadjadj essere originale non è fare l'eccentrico. È volgersi verso l'origine e vivere nel suo zampillio sorgivo”.
Beh, se volessimo prender per buono l’assunto, la musica dei Kjeld di originalità ne avrebbe da vendere!

In effetti, ciò che la band olandese si propone di fare altro non è se non trarre ispirazione dai numi tutelari del black metal scandinavo -non so a voi, ma a me quella lettera E posta nel mezzo del logo ricorda quella degli autori di In the Nightside Eclipse-, assorbendone le nere vibrazioni e veicolandole attraverso una produzione di altissimo livello (opera di M. Nienhuis e J. Bonis, i quali avevano già compiuto un prodigio sonoro in occasione del debut dei loro Dodecahedron), lyrics nell’idioma -piuttosto acre, come immaginerete- utilizzato in Frisia (regione costiera posta tra la parte settentrionale dei Paesi Bassi e l'estuario del fiume Vidå, in prossimità del confine danese-tedesco) e tutti i capisaldi compositivi che i fan del genere conoscono a menadito.

Parlare di rielaborazione sarebbe eccessivo; semmai, pare più corretto utilizzare il termine riproposizione, evidenziando tuttavia la padronanza con cui il quintetto assembla e distribuisce parti tirate (in netta maggioranza), rallentamenti atmosferici, mid tempo dal sapore marziale e momenti di tetra solennità.
Ne esce un lotto di brani intensi, cattivi, selvaggi ma mai confusionari o sconclusionati, pregio raro per una band all’esordio discografico (per quanto il gruppo esista ormai da oltre dieci anni ormai e alcuni membri militino in altre compagini estreme come Tarnkappe, Salacious Gods e Lugubre).

Il livello medio è più che discreto, con picchi qualitativi che rispondono al nome di Gerlofs Donia, dal feeling deliziosamente apocalittico non lontano da certo DSBM, Ús Grûn, dotata di un efficacissimo groove militaresco, e Stoarm, la più elaborata e ambiziosa dell'intera tracklist.

No, checché ne dica il buon Fabrice l’originalità non alberga in Skym; ciò che troverete in questi solchi è “solo” sano, gelido, graffiante black metal come si faceva una volta.
E come, mi auguro, si continuerà a fare sino alla fine dei tempi.
Amen.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 mar 2015 alle 10:06

Ciao Marco, la mia è un'ossessione per i numeri, che ce devo fa...Cmq per me quest'album è un acquisto sicuro...

Inserito il 03 mar 2015 alle 09:09

Ciao Emiliano! Forse potevo essere un pò più generoso col voto ma, numeri a parte, è indubbio che si parli di un gran bell'album. Originalità e innovazione, si sa, nel black metal non sono affatto necessarie...

Inserito il 03 mar 2015 alle 08:13

Sono d'acccordo nel succo della rece, ma a livello di votazione avrebbe meritato di più, perchè "skym" è un album di qualità, a prescendire dall'originalità...

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