Hic Iacet - The Cosmic Trance into the Void

Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:38 min.
Etichetta:Iron Bonehead Productions

Tracklist

  1. THE COSMIC TRANCE INTO THE VOID
  2. INFINITE CONSCIOUSNESS
  3. DEATH IN THE ABYSS OF MEDITATION
  4. INTO THE BOWELS OF THE ABSOLUTE
  5. MAHARKALA
  6. THE CATACOMBS OF THE MANDALA

Line up

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I galiziani Hic Iacet, monicker che in latino vuol dire "qui giace", sono il classico gruppo fieramente underground: non hanno un sito web, non ci è dato sapere chi sono i musicisti coinvolti nel progetto, hanno rilasciato il qui presente debut di lunga durata solo su LP (almeno per adesso) e, soprattutto, suonano un mix di death e black metal lontanissimo dalle luci dei riflettori e dalla puzza di plastica di certe produzioni laccate che, sempre più spesso, ascoltiamo oggi.
I sei brani di "The Cosmic Trance into the Void" hanno un suono grezzo, nero come il più profondo degli abissi, soffocante per via delle chiare influenze di matrice doom che riscontriamo nell'amalgama sonora del gruppo, e un approccio brutale e old school al metal estremo.
Gli spagnoli si muovono su coordinate simili ai conterranei Teitanblood ed aggiungono un alone ritualistico ed un certo gusto per il black metal norvegese dei primissimi anni 90 che nel gruppo di Madrid invece non è possibile individuare.
Il risultato di queste scelte è un album che oscilla costantemente tra la pesantezza del doom più estremo, la follia del vecchio death metal e quella vena iconoclasta tipica delle seminali band norvegesi dei tempi che furono, il tutto all'insegna di una reale convinzione in quello che si suona.
Insomma, gli Hic Iacet, sin dal nome, sono un gruppo "vero" e estremo nel vero senso del termine: inutile aspettarsi melodia o concessioni alle sperimentazioni.
"The Cosmic Trance into the Void" è marcio fino al midollo e non fa nulla per nasconderlo.
Certamente il gruppo non ha la pretesa di suonare nulla di innovativo o di rivoluzionario, ma il suo sporco, lurido, lavoro lo fa molto bene.
Disco per veri cultori dell'oscurità.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 feb 2015 alle 12:51

L'uscita solo in vinile mi colpisce molto.

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