I
Mors Principium Est sono una band melodic black/death metal nata nel 1999 a Pori (Finlandia) per idea di
Jori Haukio,
Toni Nummelin e
Jarkko Kokko, ai quali si è poi aggiunto l'unico membro a tutt'oggi superstite in formazione, ovvero il singer
Ville Viljanen. Nel 2003, sotto Listenable Records, esce il debut
"Inhumanity", cui seguono
"The Unborn" (2005) e
"Liberation=Termination" (2007). Fra il 2007 e il 2011 il gruppo vede alcuni cambiamenti di line-up, soprattutto nel ruolo di axeman, mentre il nucleo della band si consolida con il già citato vocalist, il bassista
Teemu Heinola e il batterista
Mikko Sipola. Dopo qualche tempo iniziano le ricerche per i nuovi componenti, che vedono
Andy Gillion e
Andhe Chandler primeggiare sugli altri candidati. All'alba del 2012 i
Mors Principium Est firmano con AFM ed esce il quarto album
"...and Death Said Live" che porterà un discreto successo in termini di audience.
Dopo questo breve accenno biografico si arriva a quest'ultima fatica,
"Dawn Of The 5th Era", che vede un nuovo avvicendamento alla chitarra con
Kevin Verlay che sostituisce
Andhe Chandler. Il presente album contiene undici tracce per circa cinquanta minuti di un death metal di stampo nordico che potrebbe ricordare gruppi come At The Gates, In Flames, Dark Tranquillity, ma con un piccolo tocco personale donato dagli axeman. L'opener
"Enter The Asylum" viene inaugurata da una melodia oscura eppure affascinante, una sorta di intro che potrebbe essere contenuta nella colonna sonora di un qualsiasi film horror. Si passa alla vera prima traccia
"God Has Fallen" dotata di un riff granitico, linee di chitarra travolgenti, da un eccellente lavoro di basso e da una ritmica martellante ad opera di Mikko Sipola. Una traccia compatta che vede senza dubbio le chitarre farla da padrone, così come la seguente
"Leader Of The Titans", altro pezzo compatto, ben bilanciato fra quella melodia marchio di fabbrica del death nordico e l'aggressività del genere estremo. Oltre alla succitate storiche band si potrebbe azzardare una certa ispirazione ai Children Of Bodom, anche se in maniera maggiormente marginale e con un sound che attualmente risulta più concreto rispetto alla band di Alexi Laiho. In
"We Are The Sleep" si ripresenta quell'atmosfera opprimente dell'intro, che successivamente esplode in una traccia sulla linea delle precedenti, esprimendo un bell'esempio di moderno melodic death metal, dove le linee di chitarra imperano e vanno a fondersi bene con la sezione ritmica precisa e la notevole prestazione del vocalist. Un particolare occhio va sempre ai chorus, pensati e mai esagerati, oltre che alle sottili orchestrazioni che si intravedono in tracce come
"Innocence Lost". L'apertura di
"I Am War" potrebbe persino trovarsi in un disco power, vista la melodia ricamata dagli axeman che resta prerogativa dell'intero brano. "Monster In Me" risulta essere uno degli highlight di
"Dawn Of The 5th Era", pezzo quadrato e contenente tutte le peculiarità dei
Mors Principium Est. Ecco poi arrivare
"Apricity", traccia affascinante e malinconica con piano, chitarre e basso che si intrecciano in una sorta di ballad strumentale.
"Wrath Of Indra",
"The Journey" e
"The Forsaken" conducono alla fine dell'album rispettando lo stesso stile delle precedenti.
Un bel ritorno questo dei
Mors Principium Est. Da lodare sicuramente l'accuratezza del songwriting e delle parti di chitarra. Consigliato agli amanti del melodic death scandinavo moderno e anche ai fan del metal tecnico estremo.
Video di "Monster In Me"
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