No dai, non ci eravamo dimenticati di voi. Cioè oddio, in realtà si, ma mica per cattiveria eh! E' che sono sbadato e a volte..mi scordo i dischi. Mea culpa, ma mi faccio perdonare subito..
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At the First Glare of a Colder Sky" dei
True Lie è un album che difficilmente pensereste italiano. Perchè? Perchè tutto lascerebbe pensare il contrario, dalla produzione (vabbè ma qui parliamo di Simone Mularoni, che ve lo dico a fà..) alla voce, passando per un comparto tecnico di tutto rispetto, dal lato musicale.
Un lavoro che niente ha da invidiare alle realtà metalcore più importanti a livello europeo e mondiale, pur trattandosi di un album d'esordio e di questo, almeno di questo, dovremmo tutti andarne fieri.
Che poi piaccia o non piaccia il genere proposto, metal moderno e con fortissime tinte metalcore, questo è un altro discorso, ma negare il livello qualitativo di questo disco sarebbe quantomeno stupido e supponente.
Le prime note dell'opener "
As the Dawn Broke" ci distraggono, lasciandoci pensare ad un approccio soft..niente di più sbagliato: basta meno di un minuto per essere colpiti in faccia dalla violenza dei perugini, vocale e strumentale, salvo poi tornare in lidi più tranquilli con il melodico ritornello a voce pulita, stilema ormai abusato nel genere.
I True Lie però non si limitano al compitino, non si siedono sulle loro capacità ma sfornano 8 brani egualmente intriganti, ognuno coi propri tratti distintivi ben chiari: se l'opener è la bordata -core per eccellenza, la successiva "
When Everything Withers" inizia quasi nel thrash salvo proseguire su binari Death (la maiuscola è più o meno voluta, vedete voi..), mentre "
Will I" mi ha riportato alla mente i primi Avenged Sevenfold o i Trivium di "Ember to Inferno".
Con "
To Embers and Ashes" sembra esserci spazio per la melodia, almeno a giudicare dalle prime note..magari una ballad? Neanche per sogno, i True Lie continuano imperterriti a spingere sull'acceleratore della violenza, sfornando un brano granitico e claustrofobico, à-la Killswitch Engage.
Insomma ho fatto qualche nome grosso o sbaglio? Solitamente non amo fare paragoni, ma i
True Lie meritano davvero di essere accostati ai grandi nomi del settore, non per imitazione ma per bravura. "
As the First Glare of a Colder Sky" ci ha messo un po' per uscire su queste pagine (ribadisco il mea culpa) ma ora ha finalmente tutte le attenzioni che si merita.
Quoth the Raven, Nevermore..
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