La Finlandia è un posto assai buio e freddo, perciò non stupisce che da quelle parti saltino fuori formazioni come i
Slug Lord.
Terzetto di Tampere, ci propongono un doom/sludge funereo, lento, monolitico, ritualistico, come notiamo subito durante i sedici minuti dell’iniziale “Orgy with the dead”. Sonorità cupe, ribassate, atmosfera gelidamente cimiteriale, una voce lontana e sofferente che aumenta il tasso d’angoscia. Punti di riferimento: primi Cathedral, primi Electric Wizard, Reverend Bizarre.
Disco del genere prendere o lasciare. Occorre essere introdotti al doom oltranzista, tra rigurgiti sabbathiani e derive ipnotiche, per apprezzare una band di questo tipo. In brani come la ultra-cupa “Triumphant drunk” l’influenza dello Stregone Elettrico diventa ancora più evidente, mentre “Cremation” è un mefitico psycho-sludge di elevato tonnellaggio.
La conclusiva “Gastropoda” (
bel titolo... nda) riprende in parte le tematiche del principio, movimento sulfureo e colate di lava.
Gli scandinavi devono trovare ancora una identità personale, ma è indubbio che i loro sforzi attuali siano efficaci. Chi ama il doom pesante, non se li lasci scappare.
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