Attivi da parecchio, il quartetto
Il Vile (di Verbania) realizza un Ep di sei brani autoprodotto. Rock lineare, a tratti graffiante ma con una costante attenzione all’orecchiabilità, cantato in italiano.
Trame robuste e battenti (“La tragedia del mediocre, Coma elettrico”) oppure placide ed insinuanti (“Funeral girl”), con qualche apertura liquida da effetto “vintage”. Si respira un’atmosfera sospesa tra il seattle-sound dei ’90 e dello stoner americano stile Homme/QotSA, ed i brani risultano tutti di facile assimilazione. Come sempre c’è qualche perplessità sull’uso dell’idioma nazionale, anche perché l’impostazione vocale tende ad essere un po’ monocorde. Fa eccezione “La ballata della grappa tecnica”, dove il cantato è più incalzante, ma su questo aspetto i piemontesi possono senz’altro migliorare ancora.
Una prova discreta, per uno stile che deve unire grinta ed accessibilità e che pone più difficoltà di quanto si pensi.
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