Porca mer*a, così si fa!
Debut album COL BOTTO dei tedeschi
One I Cinema, progetto tutto personale di un sorprendente
Marco Meyer, cantante e polistrumentista fa-vo-lo-so, che ingaggia il resto della band a disco completato, giusto per le stesure in studio e l'attività live. Questo album omonimo è una tale pletora di commistioni, stili musicali e vocali, che trovargli un'etichetta è stato più difficile di quanto pensassi. Di sicuro partiamo da una base djent molto melodica, che molto spesso travalica nel progressive metal, pensate a Periphery, certi Trivium più allegrotti, Between the Buried and Me e tutto questo nuovo filone di bands brave tecnicamente, dotate vocalmente e non necessariamente schiave di un cliché. A tutto questo aggiungete che la proposta di Marco e dei suoi One I Cinema è quanto di più eterogeneo e coinvolgente possiate trovare attualmente in giro: si passa con facilità da un brano riffoso e scapoccione come l'opener "
Broken Hearts", and un mid tempo quasi AOR come "
Stay", dal progressive metal dreamtheateriano (cattivo) di "
Not My Fault" alla struggente e complicata dolcezza delle due "
Melissa", e così giù giù, per un album che non lascia quasi mai senza sorprese.
Produzione ottima, una voce versatile e delle strutture-canzone disturbanti, mai banali e che ti riservano una sorpresa dietro l'altra. Così si fa un debut album! Occhio, OCCHIO agli One I cinema, potrei sbilanciarmi in una profezia ma non lo faccio, ultimamente ha portato un pò sfiga... Bravo Marco!
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