Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:43 min.
Etichetta:SISTINA Records & Publishing

Tracklist

  1. BROKEN HEARTS
  2. NOT MY FAULT
  3. MY VANITY
  4. THE MIRROR
  5. STAY
  6. MELISSA
  7. MELISSA PT. II
  8. IF ANYONE CARED
  9. WHERE DO I BELONG
  10. STRONGER THAN BEFORE
  11. INSIDIOUS

Line up

  • Marco Meyer: vocals, guitar
  • Hannes Kelch: guitar
  • Ilja John Lappin: bass
  • Phillip Steven Albright: drums

Voto medio utenti

Porca mer*a, così si fa!

Debut album COL BOTTO dei tedeschi One I Cinema, progetto tutto personale di un sorprendente Marco Meyer, cantante e polistrumentista fa-vo-lo-so, che ingaggia il resto della band a disco completato, giusto per le stesure in studio e l'attività live. Questo album omonimo è una tale pletora di commistioni, stili musicali e vocali, che trovargli un'etichetta è stato più difficile di quanto pensassi. Di sicuro partiamo da una base djent molto melodica, che molto spesso travalica nel progressive metal, pensate a Periphery, certi Trivium più allegrotti, Between the Buried and Me e tutto questo nuovo filone di bands brave tecnicamente, dotate vocalmente e non necessariamente schiave di un cliché. A tutto questo aggiungete che la proposta di Marco e dei suoi One I Cinema è quanto di più eterogeneo e coinvolgente possiate trovare attualmente in giro: si passa con facilità da un brano riffoso e scapoccione come l'opener "Broken Hearts", and un mid tempo quasi AOR come "Stay", dal progressive metal dreamtheateriano (cattivo) di "Not My Fault" alla struggente e complicata dolcezza delle due "Melissa", e così giù giù, per un album che non lascia quasi mai senza sorprese.

Produzione ottima, una voce versatile e delle strutture-canzone disturbanti, mai banali e che ti riservano una sorpresa dietro l'altra. Così si fa un debut album! Occhio, OCCHIO agli One I cinema, potrei sbilanciarmi in una profezia ma non lo faccio, ultimamente ha portato un pò sfiga... Bravo Marco!


Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 feb 2015 alle 19:32

Cavolo, mi tocca dar ragione a mephys, ho ascoltato solo questo singolo ma non sono riuscito a percepire nessuna influenza dreamtheateriana cattiva...solo alterbridge a tuono! Sono delle fotocopie!! Proverò a reperire tutto l'album, per ora canzone caruccia ma troppo uguale agli AB

Inserito il 13 feb 2015 alle 09:28

...premesso che il disco mi è piaciuto e anche molto,ma a me son sembrati "solo" dei cloni degli Alter Bridge. stile chitarristico alla Tremonti e nei primi pezzi cè un buon tentativo di emulazione di Myles Kennedy (nel resto dell'album la voce diventa un po' + "personale")...altre influenze me le sono perse...proverò a risentire.

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