Dai ragazzi, va bene tutto ma se provate a buttarvi nella musica, un pochino di impegno ci vorrebbe. Va bene essere cazzoni se si ha qualcosa da dire, ma fare i debosciati con una proposta insignificante, non aiuta di certo.
Vaglielo a dire ai
Cauldron of Hate che con questo EP ci deliziano (si vabbè) con cinque gemme di nullità, cinque canzoni figlie di una pochezza e di un impegno pari a zero. Se questo è un antipasto per il primo album, andiamo malino. I quattro finlandesi ci propongono pezzi di death metal influenzati da
Immolation e
Morbid Angel, di quelli che più standard non si può. Nessun riff che possa colpire, assoli poco coinvolgenti, voce piatta, nessuno stacco che faccia strabuzzare gli occhi. Tutto uguale alla proposta di mille mila altre band. Qualcosina si salva nella più densa e doomy
Abyssal Ascension, anche se dei 9 minuti del brano ne bsterebbero 5; Caruccia anche
Winds of Death (sforzarsi un attimino per i titoli? No eh?) con un bel cambio di passo ed un marciume appropriato. L'ultima
Emperor of Annihilation fa pesantemente il verso ai
Nile con le sue melodie in tremolo picking, riuscendo ad elevarsi in parte dal piattume dilagante. Se questo è un biglietto da visita, speriamo che il lavoro vero e proprio venga svolto meglio.
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