Copertina 7,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2015
Durata:55 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEVILS
  2. FEEL BERLIN
  3. NOTHING ON YOU
  4. SISTER OF CHARITY
  5. LOST BOYS
  6. JIMMY
  7. AUGUST MOON
  8. BENEATH THE BLUE
  9. CHRISTINA DEATH
  10. HEVIOSO
  11. ONLY YOU CAN SAVE ME
  12. FROM DUSK TILL DAWN
  13. PITCHBLACK
  14. FEEL BERLIN (SINGLE EDIT)

Line up

  • Jyrki 69: vocals
  • Bazie: guitar
  • Timo Timo - guitar
  • Archzie: bass
  • Jussi 69: drums

Voto medio utenti

I vantaggi di esser cantante: difficilmente si piazza uno scatto del batterista sulla copertina di un disco, ed è un’autentica ingiustizia. Senza contare che il sostantivo plurale del titolo avrebbe suggerito l’utilizzo di una bella foto di gruppo, no?
Ok, piantiamola con le facezie e gettiamoci a capofitto nell’analisi del settimo studio album dei nostri vampiretti strappamutande favoriti…

Strappamutande sì, piacioni anche, ruffiani quanto volete, ma in questa occasione di nuovo rocker: su Devils, finalmente, ai consueti languori dark-romantic-wave si affianca lo spirito sbarazzino e stradaiolo che aveva reso così godibili album come Wrap Your Troubles in Dreams (1997).
Attenzione: non intendo certo suggerire che i Nostri abbiano di colpo deciso di rispolverare le care vecchie influenze Hanoi Rocks e Ramones, gettare le tastiere nel pattume e rinunciare allo sdolcinato decadentismo che li aveva resi celebri. Basterebbero i titoli, ma andate ad ascoltarvi Sister of Charity, Christina Death o Autumn Moon e vi renderete conto che la componente gothic è ancora ben presente nel sound dei finlandesi.

Semmai, essa convive in questa sede con brani dal maggior potenziale elettrico, quasi a volersi affrancare dall’eccessiva mollezza del precedente Paris Kills.
Le prime due cartucce sparate da Jyrki e soci parlano chiaro: la title track mette in mostra un riff sornione e un chorus anthemico ideali per rompere il ghiaccio; Feel Berlin è un brano per certi versi “perfetto”: giro contagioso di synth, ritmo incalzante, gestione perfetta dello schema strofa-bridge-ritornello e melodie che non vi toglierete dalla crapa tanto facilmente.
Non da meno Lost Boys, singolone dal feeling street/glam sempliciotto quanto volete ma davvero efficace.

Nel mezzo, tanti momenti di buon livello come la lacrimevole Jimmy e la riflessiva Only You Can Save Me contribuiscono ad aumentare il pregio di un platter che, a mio modesto avviso, rimane ancor oggi uno dei migliori dell’intera discografia dei finlandesi.

Nella ristampa dell’attenta Nuclear Blast rinverrete tre tracce in più: le rocciose From Dusk Till Dawn e Pitchblack oltre ad una versione radio edit di Feel Berlin, che ad onor del vero nulla aggiunge e nulla toglie.
Se possedete già l’originale non sognatevi nemmeno di acquistare la nuova versione; se vi manca, e non spregiate un ascolto disimpegnato ogni tanto, fateci un serio pensierino.

Bravi The 69 Eyes: siete sinceri quanto Bill Clinton sotto giuramento, ma ci sapete fare.
Stavolta promossi a pieni voti.


Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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