Dopo ben nove anni di sospensione, ritornano sulle scene gli australiani Abominator. Forse i più “attempati” fra di voi ricorderanno la loro presenza nel rooster della Osmose nei primi anni del secolo corrente, periodo in cui uscirono per la label francese “Subversives for Lucifer” e “Nuctemeron Descent”, rispettivamente secondo e terzo album della band.
Dopo la chiusura del contratto con la Osmose, e l’uscita nel 2006 di “The Eternal Conflagration” per la Displeased, giungiamo al presente con questo “Evil proclaimed”.
Il duo Undertaker/Volcano non ha cambiato di molto le proprie coordinate musicali, “Evil proclaimed” è costituito da otto distruttive canzoni di war metal che riportano alla mente il “caos organizzato” pubblicato dagli Angelcorpse.
Scordatevi quindi qualsiasi forma di apertura melodica o complessi virtuosismi alle sei corde, “Evil proclaimed” ha come unico obiettivo quello di spaccare, distruggere e spazzare via tutto ciò che gli si presenta davanti come un tornado malevolo.
Quello che abbiamo fra le mani, è un disco che non ambisce a cambiare la storia del metal estremo ma che funziona a 360° e che svolge il suo dovere alla perfezione forte dell’esperienza maturata nel corso degli anni dai suoi componenti.
Personalmente ho apprezzato la parte centrale dell’album costituita da “Invoker of the four winds” e “Ashes of a demonic legacy” e “The devil’s pandemonium” dai ritmi infuocati e incalzanti, capaci di non far calare l’attenzione dopo la coinvolgente apertura.
Niente di nuovo sotto il sole malato, ma fatto con intelligenza, abilità e blasfemia che merita la dovuta attenzione fra le continue uscite del settore.
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