Cosa si può dire di un gruppo che si chiama
Maniaxxx, si presenta nelle foto promozionali con le sembianze di un’inquietante e grottesca tribù sudamericana, intitola il suo debutto sulla lunga distanza “Exorcizm” e indica Mitch Buchannon (uno dei protagonisti della serie “
Baywatch”, per la cronaca …) come sua principale influenza?
Che verosimilmente si tratta di gente “strana”, difficile da incasellare nei rigidi paradigmi del
rock n’ roll, e tutto questo ancor prima di aver ascoltato una sola nota del suddetto disco.
Impressione confermata istantaneamente alla prova dei fatti, un’esperienza abbastanza coinvolgente, almeno se vi considerate degli onnivori musicali e non vi “intimorite” di fronte ad una capacità di scrittura mutevole e a uno schizofrenico ibrido tra sonorità
western,
garage,
surf,
noise e
metal, con qualche scoria di sciamanica
psichedelia a integrare un quadro espressivo piacevolmente disorientante.
Se poi siete anche dei cinefili, ecco vedersi materializzare pure visioni di Ruggero Deodato, Sergio Leone, Quentin Tarantino e David Lynch, per una stimolazione sensoriale complessiva concepita con notevole destrezza e intelligenza, a comporre una forma di “lucida follia” dai fascinosi contorni.
Citazioni singole non ne voglio fare, ma se riuscite a immaginare i Sonic Youth intenti a
jammare con Violent Femmes, Mike Patton, QOTSA, Man or Astro-man? e Helldorado sul set di una sorta di “Rawhide”
post-apocalittico,
beh, non sarete troppo lontani dalle febbrili suggestioni fornite dall’
album.
Deliranti, caustici, al tempo stesso alchemici e intriganti nella gestione delle loro “devianze” e dei loro esorcismi sonici, i Maniaxxx dimostrano di saper ancora sorprendere in un mondo sempre meno imprevedibile.
A me non sembra poco …
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