Recensire questo disco degli
Evertale è una gioia immensa. Cominciando con una nota a titolo personale, che potete indubbiamente saltare, posso dire che ascolto questo disco da oramai due anni e non riesco ancora a staccarmene.
"Of Dragon and Elves" è l'album di debutto di questa band power/epic tedesca, uscito nel 2013 in maniera indipendente e ripubblicato quest'oggi dalla scaltra NoiseArt Records. Ricordo di aver scovato il gruppo in rete, fra i famigerati suggerimenti di YouTube e di essermene immediatamente innamorato. A partire dall'artwork, sicuramente punto di forza del disco (almeno prima di far partire la musica), per poi passare alla concretezza della proposta degli
Evertale: un power/epic raffinato, con un gran contorno d'atmosfera ed eccellenti musicisti a completare il quadro.
Scontato dire che gli amanti del fantasy, dei draghi, dei cavalieri, delle spade, del regno magico dell'immaginazione, troveranno un prodotto che senza dubbio si confà ai propri gusti musicali e non solo. L'album si ispira, neanche a dirlo, alle
Dragonlance Chronicles, universo immaginario, creato da Laura e Tracy Hickman e poi arricchito da Tracy Hickman e Margaret Weis per una serie di romanzi fantasy, a cui è affiancata l'omonima ambientazione per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons. Stare qui a spiegare la trama di Dragonlance sarebbe un disastro per la recensione ed anche un azzardo (sprecando una miriade di parole per nulla), ma di certo gli appassionati sanno di cosa stiamo parlando.
Passando a
"Of Dragon and Elves" ha una durata consistente (72 minuti contando la bonus track), ma possiamo assicurare che non annoierà gli ascoltatori, essendo un disco colmo di sfaccettature e cambiamenti stilistici, sempre e comunque nel rispetto del genere di riferimento. L'apertura è riservata all'immancabile e pomposa intro
"Paladine's Embrace", che scorta a
"In The Sign Of The Valiant Warrior", una traccia possente, con un riffing corposo, cori maestosi e l'ugola del prode Matthias Graf a guidare l'assalto delle truppe degli
Evertale.
"Tale Of The Everman", lungo brano di più di nove minuti, inizia con un'oscura narrazione, lasciando poi spazio ad un pezzo cadenzato e solenne con una grande orecchiabilità e fendenti chitarristici che colpisco l'ascoltatore in ogni dove.
"The Dragon's Lair" ricomincia a premere meravigliosamente sull'acceleratore, lode particolare va al lavoro degli axeman e all'interpretazione del vocalist. Arriva poi la stupenda, medievale ed evocativa title-track, da ascoltare e riascoltare.
"Elventwilight" torna in ambiente metallico in una traccia che alterna momenti più aggressivi ad altri maggiormente melodici.
"As Tarsis Fall" poggia su affascinanti linee chitarristiche, su momenti epici e sgargianti cori.
"The Crownguard's Quest" è un emozionale intermezzo acustico che accompagna alla frizzante ed eroica
"Dawn Of Winter Night".
"The Last Knight" si colloca appieno nella tradizione power/epic teutonica;
"Sturm's Funeral March" è un altro intermezzo che porta alla scatenata
"Firestorm".
"Brothers in War" rievoca fantasmi medievali mediante l'eccellente lavoro delle chitarre e melodie che catturano l'ascoltatore sin dal primo ascolto.
"The Final Page" chiude il disco alla grande, radunando tutti gli elementi che compongono il sound degli
Evertale: epicità, raffinatezza e maestosità.
È balenato per diverso tempo il pensiero di dare il massimo a quest'album, con un periodo di giudizio durato due anni, ma, essendo un debut, aspettiamo la prossima opera per un voto definitivo.
"Of Dragons And Elves" è quello che mancava da anni al power/epic di stampo fantasy, è quello che i Blind Guardian hanno interrotto diversi anni fa. Solamente gli Orden Ogan hanno saputo rinverdire i fasti di questo genere, seppur in maniera diversa. Benvenuti agli
Evertale ed arrivederci a presto!
Video di "Of Dragons And Elves"
Lyric Video di "In the Sign of the Valiant Warrior"