Primo capitolo per i blackster BLAKK OLD BLOOD. Dopo il demo che ha riscosso un discreto successo, i quattro svizzeri, tornano alla ribalta sulla scena black occulta con un nuovo e primissimo EP uscito il 13 dicembre 2014.
Cinque brani per un totale di quasi mezz’ora di ascolto, per accostarci ad un black metal a sfondo violentissimo, spintissimo e violento quanto basta, per farci capire che i
Blakk Old Blood non scherzano affatto, quando si tratta di black metal satanico e occulto. Una matrice compositiva che riconduce alla vecchia scuola dei classici e primissimi
Morbid, Treblinka, Mayhem, Darkthrone, Khold e Urgehal, a tratti con alcune parti black’n’roll. Un agglomerato di suoni di chitarra, basso e batteria velocissimi, maledetti e purulenti, uniti ad un approccio vocale infido e malefico, danno il tono oscuro e occultissimo ad un atto primo che si dimostra molto interessante e degno di nota anche a livello testuale. Atmosfere crude, sporche, i pensieri si contorcono in un anima che brucia di pura devozione a Satana, offrendosi sottoforma di inno musicale dedicato al disastro del mondo, inteso come odio verso la razza umana e quindi l’ossessione per una veloce estinzione senza alcuna distinzione e una profonda
Ira (Wrath) accumulata nel tempo che sta per esplodere, infine con l’unione sacrificale del
Dio Serpente.
Un viaggio musicale intricato, asfissiante, ma di notevole preparazione senza tanti fronzoli tecnici, qui non si scherza si fa black metal vecchia scuola e si fa dell’occultismo una vera e propria passione primordiale e importante dal punto di vista vitale.
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