Il nome è riferito agli esperimenti del famoso ingegnere serbo Nikola Tesla, ma il gruppo è svedese, di Norkopping, e ci propone uno stile doom profondo, mistico, occulto, con alcuni accenni di death-doom scandinavo.
Pezzi dall’andatura sofferta e rallentata ma con molte soluzioni strumentali, comprese accelerazioni metalliche e spigolose, ma soprattutto una tensione oscura che sembra il parto tra primi Paradise Lost e Candlemass, l’eterno riferimento in questo settore. Non manca la componente melodica, specie in certi passaggi chitarristici, ed una teatralità d’immagine e concetto infusa nei percorsi di “Orcadian dream” ed in particolare in “Externalization of the hierarchy” (!!!) che esprime una forte vibrazione ritualistica.
L’esordio ci mostra una band matura, in possesso di idee e personalità, compresa l’epicità richiesta per non scadere pedissequamente nella banalità dei mestieranti. Sicuramente da tenere d’occhio per il futuro.
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