Nonostante possa essere scambiato per un debut, "
Fratricidal Concelebration" non è che il risultato di ben sedici di attesa per i capitolini
Lectern, quartetto dedito ad un death metal old school tutto
Cannibal Corpse e
Deicide dei primi dischi, il tutto condito non solamente da tanti cambi di tempo, stop 'n' go e furiosi blastbeats, ma anche da un'aura malevola di grande effetto che pervade tutto il disco, donata anche da ottimi assoli in stile
Morbid Angel dei bei tempi, non quelle parodie che negli ultimi anni ci stanno proponendo dei lavori ben oltre la soglia del ridicolo.
La voce è in perfetto growl e scorrendo la lista della line up non ci stupiamo di trovare una "faccia" nota come quella di
Fabio Bava, anche al basso, che già abbiamo avuto modo di ammirare negli ultimi tre lustri con
Perfidy Biblical, Chthonian Nemeton e Corpsefucking Art tra gli altri. La produzione è al bacio e veramente ci siamo trovati, durante l'ascolto del disco, ad essere coinvolti dal death metal efferato dei nostri: a dir la verità avremmo preferito meno tecnica, presente in gran quantità, e più spontaneità ed aggressività. Non che quest'ultima manchi, ma spesso le band dotate tecnicamente si beano della propria bravura, ed è questo che spesso si ha la percezione di avvertire da parte dei Lectern, un uso eccessivo dell'auto compiacimento, data la particolarità (la stramberia? il fuori contesto? per noi sì) delle soluzioni proposte, siano adesso degli assoli, siano adesso delle contorte ritmiche, quando cacofoniche quando semplicemente non funzionali ad un brano death metal.
Peccato che quest'anima esageratamente istrionica non sia stata confinata maggiormente, perchè dove i Lectern si mettono a suonare "semplicemente" death metal il risultato non è strabiliante ma di sicuro di enorme e positivo effetto.
Gli amanti della tradizione come il sottoscritto troveranno un ottimo disco rovinato da troppa "sboronaggine" ma in ogni caso molto gradevole, mentre gli amanti della tecnica nell'estremo probabilmente ne saranno ancora più soddisfatti.
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