I
Lord of Pagathorn sono stati tra i prime movers della scena black metal finlandese essendosi formati nell'ormai lontano 1992 ed avendo rilasciato il loro primo demo,
"The Chaos Spirit Among Us", nel 1994.
Poi il silenzio assoluto.
Nel 2010 il gruppo di Helsinki, diventato nel frattempo un terzetto, tornava sul mercato con il demo
"Msilihporcen" (titolo da leggere al contrario) e, finalmente, alla fine del 2014 riusciva ad esordire con il qui presente
"Nekros Philia" album che la Woodcut Records ha ben pensato di mandarci solo adesso.
Con tutta questa premessa, viene facile capire che la musica dei Nostri risulta essere fortemente a-temporale: il loro black metal è quello dei primi anni '90 e a quel periodo si rifanno suoni, produzione, idee e, soprattutto, attitudine.
"Nekros Philia" è, infatti, un album feroce, basato su pochi cambi stilistici, ossessivo nelle sue strutture, caratterizzato da un vago sapore thrash nel riffing, da atmosfere fredde e malate e da una voce al vetriolo.
Ovviamente, e non sarebbe potuto essere diversamente, qui non troverete nulla di nuovo: se avete amato le prime produzioni di gente come
Mayhem o
Darkthrone e vi riconoscete nel metal estremo di
Celtic Frost e, soprattutto,
Venom, credo che troverete interessante un disco come questo.
Un disco cioè senza compromessi, suonato con la giusta intensità e impreziosito da un paio di idee, mi riferisco, ad esempio, ad un brano come
"Chapter III Pt.1 "Buried Secrets" Pt.2 "Sinister Sister Inn", che testimoniano la validità di un progetto che non ha nessuna pretesa di cambiare il mondo della musica, ma che è in grado di offrire dell'onesto metallo estremo.
E l'onestà, nel music biz, è qualcosa di sempre più raro.
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