I teutonici
Blizzen mettono a frutto le indicazioni date a suo tempo da H.G. Wells per affrontare un viaggio nel tempo alla ricerca di ispirazione. Tuttavia non si spostano nel futuro per incontrare i Morlock o gli Eloi ma nel passato, tornando agli inizi degli anni '80 giusto per apprendere direttamente la lezione dai
prime movers della N.W.O.B.H.M.
"Strike the Hammer", è un brano dall'abbrivio tipicamente eighties anche se poi si apre a influenze powereggianti, un po' come verrebbe fuori se fosse interpretato dagli Enforcer o dai RAM ma pure dagli Hammerfall, che ritroviamo nei cori. "Pile on the Pressure" si snoda su una bella pulsazione ritmica e suona decisamente più demodè, mentre su "Peace Is for the Weak", che ovviamente non palesa alcuna tentazione modernista, è la voce di Daniel Stecki a tenere il banco, e soprattutto lo fa con ottimi risultati. La titletrack di questo MLP si apre poi sulle note roventi e affilate dei due chitarristi, Andi Heind e Marvin Kiefer, senza mai provare a sottrarsi dall'ingombrante influenza del Metal ottantiano, e tocca così a "Gone Wild" cambiare le regole del gioco, andando a scomodare prima gli AC/DC e poi, anche se in maniera decisamente minore, i Metallica, pur contestualizzandoli in un tessuto musicale sempre legato a doppio nodo alla N.W.O.B.H.M.
Per quanto un pizzico di personalità in più - anche nell'artwork che nell'occasione svela una chiara discendenza
raveniana - non avrebbe certo fatto male, li aspettiamo, confidenti del loro valore, alla prova sulla lunga distanza.
You want it all, but you can't
read it
It's in your face, but you can't
read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the
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