Copertina 5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:49 min.
Etichetta:Massacre Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. FIGHT
  2. SILENCE
  3. UNTHINKING
  4. WOFÜR ICH STREIT'
  5. TÍR NA NOG
  6. KNÜPPELTROLL
  7. FREUNDSCHAFT
  8. WIGRID
  9. WINTERKING (ACOUSTIC HIDDEN TRACK)

Line up

  • Robert Schroll: vocals
  • Zhuan: guitars
  • Alexander Wildinger: guitars
  • Max Wildinger: bass
  • Markus "Puma" Kügerl: drums

Voto medio utenti

Gli austriaci Heathen Foray si presentano con il loro quarto album, che spazia tra il Folk e il Viking Metal, con chiare intenzioni battagliere.. peccato che alla fine l'esito sia quello che l'esercito austroungarico subì nelle battaglie di Marengo e Solferino. Una sconfitta.

Pur nella sua ingenuità e con le sue evidenti influenze Heavy Metal l'opener "Fight" pare lasciar intravedere qualche discreta idea, tuttavia nel suo complesso "Into Battle " non riesce poi a suonare organico, e già dalla successiva "Silence" salta all'occhio come le varie anime che fanno parte del sound degli Heathen Foray facciano difficoltà a convivere e anzi, che si tratti delle chitarre o degli intrecci vocali, sembrino quasi cozzare tra di loro.

"Wofür Ich Streit" riesce un po' meglio nell'impresa, perlomeno inizialmente grazie a una azzeccata (per quanto non particolarmente originale) melodia che però finisce per non condurre da nessuna parte perdendosi nelle trame di un sound che ha qualcosa dei Thyrfing o dei primi Sentenced, quelli con ancora Taneli Jarvi alla voce. Il passo folkeggiante di "Tír na nOg" può invece ricordare i Falkenbach (che hanno intitolato una delle loro migliori canzoni proprio "Heathen Foray") anche se il cantato in tedesco da parte di Robert Schroll dona un taglio marziale al pezzo, che nella sua fase centrale sembra guardare addirittura ai Rammstein, così come fa poi con maggior foga "Knüppeltroll", episodio invero fiacco e noioso.
Dopo un inizio melodico, "Freundschaft" svela il lato più aggressivo e tinteggiato di Black del gruppo, con gli Heathen Foray che si muovono con buoni risultati su sentieri tracciati dai già citati Falkenbach e che, dopo la strumentale "Wigrid" impegnata a chiudere la parte regolare del disco, si congedano infine con "Winterking", hidden track completamente acustica e dal mood più solare.

Non molte idee e purtroppo anche raramente messe bene a fuoco.





You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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