Non so quanto faccia bene e soprattutto quanto ci ricavino certe labels nel rispolverare bands come i Rhapsody Sweden, formatisi come quartetto nel 1974 e autori nel '77 di questa unica release grazie a cui conobbero una certa fama in patria e in Ungheria, dove intrapresero un tour esibendosi anche in vari tv e radio shows, si sciolsero nell'80 e col passare del tempo il vinile raggiunse quotazioni considerevoli tra i collezionisti, al punto che ora la MTM ha deciso di recuperare il master, ripulirlo e aggiungere due bonus tracks.
Probabilmente già nel '77 "Strange vibrations" risentiva della sindrome del "già sentito da altre parti": hard rock ben suonato e cantato, con influenze fin troppo evidenti di Deep Purple, Uriah Heep, UFO, cascate di organi Hammond, lavori di batteria alla Ian Paice, cantato in simil Gillan e acuti alla David Byron, il solito brano in stile hard-blues ("Crazy dance") che nulla toglie e nulla aggiunge al genere, un po' di melodia, le chitarre che troppo spesso imboccano la traiettoria "Blackmore", due brani che durano più di 8 minuti (con il lungo intro strumentale di "The creeper" che vede entrare in scena nell'ordine batteria, basso, tastiere, chitarra).
Bonus tracks irrilevanti: "It's gonna be tonight" ricorda molto i Rainbow più melodici (quelli con il catchy refrain corale) specialmente nelle parti di chitarra, mentre "Sweet rock'n'roll" ci riporta a sonorità Deep Purple.
Solo per incalliti nostalgici.
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