Copertina 6

Info

Anno di uscita:2005
Durata:32 min.
Etichetta:Red Room

Tracklist

  1. L'ILLUSIONE DELLE PERLE DI VETRO
  2. REQUIEM FOR MERCY
  3. DESIRE
  4. SOLITUDINE (UNDER MEDUSA'S SHADOW)
  5. DEVILS MAY CRY
  6. ENDOVENUS

Line up

  • Marcello Romelli: vocals, guitars
  • Alex Bertocchi: bass
  • Tommaso Azzola: keyboards
  • Alberto Dalpane: drums

Voto medio utenti

I Lady Sadness si sono formati circa tre anni fa e inizialmente si sono dedicati all'interpretazione di brani di gruppi conosciuti (come ad esempio Marilyn Manson, Him e Soft Cell). Con il tempo il quartetto ha iniziato anche a comporre canzoni originali, che sono state poi raccolte in questo demo/mcd dal titolo "Love and pain". Le sei tracce incluse non brillano per originalità, ma tutto sommato la band dimostra di avere uno spiccato senso melodico: quest'ultimo contribuisce in maniera decisiva a rendere sufficientemente gradevole l'ascolto del mini ed è senz'altro uno dei punti di forza della musica degli LD. Al contrario direi che gli elementi meno convincenti sono l'eccessiva semplicità strutturale e la ripetitività dei pezzi, ma anche l'insicurezza dimostrata dai vari componenti in fase esecutiva. In particolare avrei apprezzato una maggior "temerarietà" e voglia di osare da parte del cantante, che invece si è limitato a scimmiottare il buon (???) Ville Valo e a cercare di dare un'impronta decadente alle proprie vocals... In molti casi il risultato di tali tentativi non è certo entusiasmante, ma credo che con un po' di esperienza in più la situazione potrebbe cambiare, soprattutto se egli si impegnerà nel ricercare uno stile più personale. Anche il genere proposto dai quattro non convince più di tanto, si tratta infatti di un gothic metal molto "finnish-style", che si basa su riff scontati e parti di tastiera non troppo complesse, eppure c'è qualcosa in questo lavoro che mi fa pensare che i Lady Sadness abbiano le capacità per riuscire a proporre qualcosa di molto migliore in futuro. Tra l'altro mi ha incuriosito la presenza di un brano come "L'illusione delle perle di vetro", che a differenza di tutti gli altri non si rifà al tipo di musica nominato poc'anzi ma ricorda ben altro (la parte finale fa quasi venire in mente le ultime cose degli Argine, o addirittura band come i Diaframma!!). Non sarebbe male se il gruppo, da ora in poi, si dedicasse di più a tali sonorità, anzi potrebbe addirittura cercare di fonderle con il "gothic melodico" tanto in voga negli ultimi anni, creando così qualcosa di insolito e sicuramente più intrigante del materiale incluso in "Love and pain"...
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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