AA.VV. - Desert sound – The Spaghetti Session

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:67 min.
Etichetta:Wuck

Tracklist

  1. 5WD – COMIN’ FREE
  2. THIRD STONE FROM THE SUN – LET ME IN
  3. DEADPEACH – SPAIN ‘87
  4. JARAWA – LODE
  5. T.H.U.M.B – BLACK DOLL
  6. GONZALES – DARK MOOD
  7. VORTICE CREMISI – NO WALFARE
  8. BLACK HOLE OF HULEJRA – TROPIC
  9. ALIX – GROUND
  10. HELLVIS – WHEN HELL FREEZES OVER
  11. E.X.P – RETINAL CIRCUS
  12. THE MOKI SNAKE DANCE – I LOVE YOU
  13. THE STONEFLOWER – TWO DAYS (AND ANOTHER ONE)
  14. PSYCHOCRITTERS – HOT LEAF
  15. TOO MERA B. – DO THE FISH
  16. SKYWISE – INTO THICK AIR

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Già il fatto di riuscire ad organizzare una compilation stoner con sedici differenti gruppi Italiani è da considerarsi una grande vittoria, in un periodo nel quale le etichette di primo piano ed i magazines importanti sembrano aver perso interesse per questo settore heavy rock.
Altra cosa da sottolineare immediatamente è la frase che trovate nel retro della confezione, in basso a destra: “non pagare più di 10 euro”. Questo dovrebbe soddisfare i rivoluzionari del mouse, quelli che vantano di combattere le multinazionali del disco a colpi di download. La presente antologia è nata dalla collaborazione tra una piccola label sarda ed un paio di siti specializzati, tutta gente che vive di passione ed entusiasmo, tutt’altro che squali del music-biz. Se non s’investe una cifra così contenuta per sostenere una nostra bella realtà di nicchia, mi domando a cosa servono quegli sproloqui sulla purezza underground che vedo sbandierare in giro, voglio credere che non siano tutta aria fritta.
Ora veniamo alla sostanza di questa “spaghetti session”, stoccata ironica verso sessioni ben più famose ed acclamate. Sarei esagerato e scorretto a venirvi a raccontare che si tratta di un’adunata di fenomeni, dove ogni gruppo è migliore dell’altro e dalla quale emergeranno una serie infinita di nuovi Queens of the Stone Age. Non è così, ma và detto che la qualità media è piuttosto alta, con brani che mostrano chiari spunti di originalità ed altri maggiormente derivativi e tradizionali ma solidamente costruiti. Sono rappresentate praticamente tutte le correnti della galassia stoner, dal classico desert-sound alle più sofisticate varianti psichedeliche, a ribadire ancora una volta che questo genere è tenuto insieme da somiglianze attitudinali più che stilistiche.
Forse sarebbe giusto spendere qualche parola per ciascuna traccia, ma ritengo questo un evento talmente speciale da frenarmi nel giudicare in positivo o meno una band da una sola canzone. Ci saranno altre occasioni per dare pareri individuali, ora pensiamo a gustarci un’ora di buona musica stoner nazionale, con la soddisfazione di trovare insieme veterani alla soglia dell’affermazione definitiva come Alix, Vortice Cremisi, T.h.u.m.b, Black Hole of Hulejra, ecc, e nomi emergenti o pronti a farlo tra i vari E.x.p, Hellvis, The Stoneflower, e tutti gli altri che non elenco ma che si mostrano ugualmente meritevoli d’attenzione.
Una raccolta magnifica, che sottolinea come da noi la situazione sia molto meno stagnante che altrove, poco manierismo di routine e più slanci entusiastici, magari impulsivi ed un po’ingenui ma da preservare con grande cura. La consiglio non solo ai fans del settore, ma anche a tutti quelli (e mi ci metto anch’io..) che molte volte hanno guardato al rock tricolore con troppo scetticismo e poca obbiettività, valorizzandolo meno di quanto sarebbe stato giusto. L’ascolto di questa antologia vi convincerà che alla fine gli “spaghetti” sono uno dei piatti più saporiti in circolazione.

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