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Cold Cell sono un gruppo svizzero giunto con
"Lowlife" al suo secondo parto discografico, questa volta per la nostrana Avantgarde, etichetta sempre attenta alla qualità piuttosto che alla quantità.
L'album, infatti, si dimostra molto valido amalgamando in modo convincente le diverse nature che compongono il suono del gruppo di Basilea: da un lato abbiamo un black metal dal taglio moderno e dall'incedere sinistro, dall'altro una componente dark/doom pesante e monolitica, in mezzo "deviazioni" in territori ambient, vagamente industriali, ed una vena "melodica" (termine da prendere con le pinze vista la durezza dell'album) che di frequente fa si che i Nostri si dedichino a partiture ragionate ed atmosferiche di sicuro impatto e di ossessiva oscurità.
"Lowlife" è quello che potremmo definire un disco black metal d'avanguardia poichè non ha timore di uscire dai solchi della tradizione per sperimentare soluzioni particolari che, supportate da una produzione eccellente, da una chitarra contorta ed abilissima nel tessere armonie destabilizzanti e da un cantante semplicemente distruttivo, si amalgamo perfettamente in un maelstrom freddo e volutamente molto poco umano.
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Cold Cell giocano, dunque, con elementi anche molto distanti tra di loro: nel corso degli oltre cinquanta minuti di questo album si possono ascoltare, infatti, reminiscenze black'n'roll, riffing alla
Celtic Frost, atmosfere di stampo religious, divagazioni liquide al limite della psichedelia e tanto altro ancora, per un risultato finale, tenetelo bene a mente, durissimo e semplicemente dirompente.
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Cold Cell sono un gruppo estremo ed estrema è la loro proposta.
Sia nelle parti veloci che in quelle lente, sia nelle partiture evidentemente metalliche che in quelle di "altro" genere, il gruppo resta sempre e comunque estremo ed oscuro rifacendosi, per questa sua caratteristica particolare, ai grandi
Bethlehem ed ai loro capolavori degli anni '90.
"Lowlife" piacerà, quindi, a chi non si accontenta di satana e di tre accordi in croce (capovolta) preferendo, piuttosto, un approccio "modernista" e deviato al black metal.
Gruppo, per quanto vi ho raccontato, da osservare con estrema attenzione e con dovuto rispetto.
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