I
Civil War consolidano il loro buon momento con un nuovo lavoro, "Gods and Generals" senza distaccarsi molto dal precedente "The Killer Angels", che era stato accolto più che bene su queste pagine e soprattutto dal mio lettore, scegliendo di essere meno immediati e di voler osare maggiormente, per quando sempre in grado di toccare le corde giuste.
Questa formazione svedese, che ricordo è stata formata da ben quattro ex Sabaton con l'inserimento del cantante degli Astral Doors, il talentuoso Nils Patrik Johansson, si era già fatta valere nel 2012 con un autointitolato EP dove i nostri miscelavano del classico Heavy & Power Metal a tematiche a sfondo storico, che sono anche alla base del loro monicker.
Niente che non si sia già visto in giro - e a dirla tutta nemmeno troppo distante da loro, ma i Civil War lo fanno con classe e - come già sottolineato in precedenza - con buona personalità. Meno impulsivi e sfacciati di alcuni e meno pretenziosi di altri, riescono a mettere sul piatto una decina (e sono dodici nella Limited Edition che ho da poco ordinato...) di canzoni dove una grande prova vocale si affianca all'estro compositivo ed esecutivo di una formazione, che successivamente alla realizzazione di questo "Gods and Generals" ha subito qualche scossone a livello di formazione, pare assorbito senza particolari patemi, visto che in questi giorni i Civil War sono in tour per supportare l'uscita del loro nuovo disco.
Si passa dallo scattante Power Metal di "War of the World", a rocciosi mid-tempo quali "Bay of Pigs" e "Back to Iwo Jima", sino ai momenti ancor più energici di "USS Monitor", per provare a spiazzarci azzardando soluzioni inaspettate con "Braveheart", passando poi per le raccolte e intense "Tears from the North" o "Schindler's Ark", dalle atmosfere folk che caratterizzano "The Mad Piper", sino a quelle epiche di "Admiral over the Oceans" e della stessa titletrack, ispirata dal romanzo di Jeffery Shaara (il padre, Michael, è stato invece l'autore di "The Killer Angels"), che chiude alla grande l'album con passo, o meglio ancora una cavalcata dall'animo drammatico e battagliero, lo stesso che ritroviamo nello stupendo dipinto che campeggia sulla copertina dell'album.
We will die on the glory road to heaven
The brave will live forever
I raise my glass and drink to you
Who will fight 'til final breath with honor
Are we Gods or Generals? Well I'm not sure
Sopra la media.
Decisamente.
You want it all, but you can't
read it
It's in your face, but you can't
read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the
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