"Alunar", per ora unico lavoro di
Aureole, progetto personale dell'americano Markov Soroka, è stato rilasciato dalla Fallen Empire Records l'anno scorso solo in formato tape.
Ora, grazie alla nostrana Avantgarde Music, l'album viene ristampato su dischetto ottico, rendendo più fruibile un'opera al cui fascino è davvero difficile sfuggire.
I sei brani di
"Alunar" posseggono, infatti, un alone spaziale, distante e desolato in grado, letteralmente, di sprofondarti nel cosmo infinito e di inquietare con quel gusto minaccioso che, ad un attento ascolto, si può cogliere sullo sfondo dei layer sonori.
Aureole ci offre un lento ambient black metal, dal taglio doom e dall'incedere pacato e quasi riflessivo, una musica, cioè, basata su suggestivi "rumori" ambientali e lancinanti partiture di chitarra che duettano con sintetizzatori freddi come un cadavere e con lo scream lontanissimo ed impercettibile di Markov mentre melodie semplicissime ed assolutamente estranianti di catapultano fuori dal mondo.
Siamo, chi segue il genere lo avrà capito, in zona
Alrakis (sarà ancora vivo?) con la benedizione del
Burzum più intimista, e questa cosa, almeno per me, è garanzia di qualità assoluta e di musica semplicemente perfetta per chi si ciba di tristezza, vuoto interstellare e vero buio.
Non un disco facile o immediato, ma un disco da amare senza nessun dubbio e per il quale è inutile spendere altre parole.
Si deve solo ascoltare.
Da soli.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?