Nella recensione del loro precedente lavoro ebbi già modo di affermare che i Surgery non sono il tipo di band che solitamente trova spazio su Eutk: di "metallico" in questo nuovo cd autoprodotto (e anche in quello vecchio, che si intitolava "Coma catalogue") c'è poco o nulla, ma ciò non significa che il materiale in essi contenuto non sia degno d'attenzione!! Parlando di "Coma..." sottolineai il fatto che i brani inclusi non avevano come punto di riferimento un genere unico ma si potevano di volta in volta mettere in relazione con stili differenti, dall'EBM al synth-pop passando addirittura per industrial metal e gothic. Al momento attuale mi pare invece che la proposta sia più omogenea, anche se questo è un gruppo dal quale ci si può sempre aspettare qualche sorpresa, non solo per quanto riguarda la musica ma anche per ciò che concerne i testi. Basta infatti andarsene a leggere un paio per capire che i Surgery non sono tipi a cui piace fare cose scontate (una frase come "Giocando solo al buio ho visto il mio compare, aveva gli occhi enormi, l'aspetto stanco, beveva latte nero, da un cane senza testa..." mi sembra abbastanza indicativa in tal senso!!) e il fatto che le lyrics siano tutte in italiano mostra una precisa volontà di attribuire grande importanza alla parola, non tanto per il messaggio che trasmette ma per il contrasto che si viene a creare tra quest'ultima e il sound prodotto dagli strumenti. La stragrande maggioranza delle electro band utilizza l'inglese ed è quindi piuttosto strano sentirne una che ha fatto una scelta diversa e che gioca molto con i suoni della nostra lingua, riuscendo tra l'altro a farli adeguare perfettamente alla musica. Stavolta essa può essere descritta come un mix tra synth-pop e EBM (sia quella di stampo old-school che quella più moderna e danzereccia...), ma non mancano alcune incursioni nell'electro industrial (che in un certo senso danno una sorta di equilibrio al cd, visto che di esso rappresentano la parte più oscura e meno commerciale!). L'originalità e la stranezza delle canzoni, la loro qualità media e il fatto che i cinquantasei minuti di durata di questo lavoro passano in un battibaleno mi portano ad affermare che i Surgery sono uno di quei gruppi che meriterebbero di fare il cosiddetto "salto di qualità" e di uscire finalmente dall'anonimato, anche perché credo che la loro proposta potrebbe essere apprezzata da un pubblico piuttosto vario...
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