Abyssion - Luonnon harmonia ja vihreä liekki

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:27 min.
Etichetta:Svart Records

Tracklist

  1. LUONNON HARMONIA
  2. KOSMOKSESTA TULI HAUTANI
  3. VIHREÄ LIEKKI
  4. AJATUS KIRKASTUU
  5. PYSÄHDYN KUUNTELEMAAN HILJAISUUTTA

Line up

  • Jose Rossi: all instruments
  • Antti Varis: guitars, vocals

Voto medio utenti

Quando un artista ha come obiettivo quello di concentrarsi sull'effetto della sua musica piuttosto che sulla creazione della stessa, vengono fuori album stupefacenti (nel senso lisergico del termine) come "Luonnon harmonia ja vihreä liekki" dei finnici Abyssion.
Accasatasi con la Svart Records di mister Kvohst, che i ben informati sanno essere membro di Beastmilk, Grave Pleasures, Hexvessel ed ex-DHG/Code, il duo di Tampere da alla luce un portentoso mix di psichedelia, irriverente punk, black metal, hard rock ed industrial per meno di mezz'ora di musica che vi proietterà, letteralmente, fuori da questo pianeta e vi condurra, probabilmente strafatti, in giro per il cosmo.
Da una parte è possibile ascoltare pattern di chitarra ripetuti all'infinito, in pieno stile Burzum o il folle thrash del primissimo Bathory, dall'altra è la psichedelia contorta degli Oranssi Pazuzu a diventare protagonista, mentre, improvvise aperture evocative e quasi epiche vi si stagliano davanti salvo poi scomparire nello sguaiato punk che sporca ogni brano e che ti prende a calci nel posteriore.
Insomma, "Luonnon harmonia ja vihreä liekki" è una esperienza davvero particolare e difficile da rendere con le semplici parole e gli Abyssion sono, per tanto, un gruppo ben lontano dagli standard estremi ai quali siamo abituati, mostrando una marcatissima personalità ed una notevole capacità di saper scrivere buona musica, caratteristiche, quelle appena citate, sempre più rare nel music biz odierno.
Del resto saperti alienare in pochi minuti, con una musica "semplice", fatta con tastiere suonate dal profondo del cosmo, con chitarre che alternano il gelo nordico al calore dell'hard rock, con vocals ubriache, non è una operazione di poco conto ed il rischio di produrre una porcata era dietro l'angolo, ma gli Abyssion questo rischio lo hanno evitato benissimo offrendoci una delle cose migliori che io abbia ascoltato negli ultimi mesi in campo estremo.... del resto se Kvohst ha deciso di seguire questi due folli psiconauti, un motivo ci sarà.

Vado a disintossicarmi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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