Gli
Eversin proseguono imperterriti e fieri nel loro percorso musicale, intrapreso già ai tempi in cui ancora si presentavano come Fvoco Fatvo, che li ha visti via via superare alcuni inevitabili tentennamenti di gioventù e indurire progressivamente il proprio sound.
Per questi motivi "Trinity the Annihilation" è - ad oggi - il loro lavoro più riuscito ed allo stesso tempo il più violento all'interno della loro discografia, figlio anche di una ritrovata solidità della formazione siciliana, la quale nello scegliere il titolo dell'album e il concept della copertina, che ben si integra con i toni delle canzoni, ha fatto riferimento al nome in codice della prima esplosione di un'arma nucleare all'interno del Progetto Manhattan che gli Stati Uniti tennero nel lontano 16 Luglio 1945 nel deserto Jornada del Muerto in New Mexico.
Ecco quindi giustificato l'attacco violentissimo con "Flagellum Dei", un vero assalto musicale e lirico cui nessuno dei quattro musicisti si tira indietro, poi il passo
slayeriano di "Fire Walk with Me" viene arricchito dalla presenza di James Rivera, con il vocalist degli Helstar (e di un sacco di altre formazioni) che si affianca a un Angelo Ferrante sempre più a suo agio in frangenti musicali che lo vedono muoversi nella acque agitate dall'influenza di
screamers come Tom Araya, Robb Flynn o Steve "Zetro" Souza. Meno veloce ma altrettanto distruttiva e claustrofobica si rivela l'avanzata di "Chaosborn" mentre "We Will Prevail" lascia intravedere un minimo di luce, con una ritmica alla Machine Head e un assolo dell'altro special guest: Glen Alvelais, ex chitarrista di Testament e soprattutto dei Forbidden. Inutile pensare di incappare in qualche cedimento nella seconda metà dell'album, "Crown of Nails" si rivela uno degli episodi meglio riusciti e ne "Beneath an Atomic Sun" e tanto meno la pulsante "Litanies of War" non si lasceranno dietro alcun sopravvissuto.
E ancor meglio fa la titletrack, che tiene fede agli intenti: un annichilente bombardamento sonoro fatto con precisione chirurgica che - se qualcuno avesse ancora dei dubbi - mette ben in chiaro quelli che sono gli intenti degli Eversin.
Solidi, concreti e in continua crescita.
You want it all, but you can't
read it
It's in your face, but you can't
read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the
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