Terzo lavoro per gli
Ultimatium, band finlandese formatasi nel 2001 e con all'attivo già due album. Power metal classico è il genere proposto dalla band, con tutti i crismi del caso che non sto a ripetervi per non annoiarvi più di tanto. Intro strumentale come prassi che ci accompagna verso
“C’est la vie”, il primo brano assolutamente negli standard.
Segue
“I Remember” introdotta da una parte di tastiera carina che personalmente avrei reso più partecipe nell’arco di tutto il brano (ma anche in tutto il disco se devo dire la verità).
“Departure” è il quarto brano, anche se le tastiere fanno da trait d’union tra questo e il brano precedente creando una sorta collegamento.
“Victory Calls” e
“Who Stole My winter” sono sicuramente i brani migliori dell’album, decisamente più incisivi e facilmente assimilabili.
Ottima prova vocale su registri alti, riff divertenti e ritmica potente, queste sono le caratteristiche base per un genere che ha avuto il suo massimo splendore nella fine degli anni 90. Forse le cose migliori sono già state dette, ma le band che propongono queste sonorità sono sempre vive, il problema rimane sempre la qualità delle composizioni che sono abbastanza distanti dalla media di quel tempo.
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