Uscito alla fine del 2014,
"Ecce Homo", primo album di lunga durata per i polacchi
Cień, arriva solo in questi giorni tra le mie mani, mettendomi di fronte un black metal molto interessante e di sicuro valore.
Il gruppo di Cracovia fornisce del metallo nero una interpretazione piuttosto personale: nei sette brani dell'album ascolteremo un approccio melodico marcato ma mai banale, elementi vagamente dark/doom che convivono con soluzioni heavy metal "tradizionali", accelerazioni brutali alternate a spunti epici e ad inflessioni depressive (l'ottima
"Betonowe Królestwo" è indicativa in questo senso), il tutto mescolato in modo molto fluido e senza alcuna forzatura.
"Ecce Homo" è, di conseguenza, un lavoro vario e mai uguale a se stesso, sorretto da una buonissima mano in fase di songwriting, soprattutto per quando riguarda le ottime intuizioni armoniche, e in contro tendenza rispetto alla maggior parte dei gruppi black polacchi che fanno della violenza e della blasfemia il loro trademark.
I
Cień, invece, "ragionano" nelle loro canzoni e non si accontentano di essere solo
neri, ma provano soluzioni diverse e perfettamente coerenti con il feeling di un album triste, a volte disperato, ma anche molto violento quando richiesto dal contesto.
Un album che è testimonianza di come, nonostante il tempo passato e le centinaia di gruppi che vi si sono cimentati, il black metal resta un genere vivo ed aperto ad esperienza interessanti e meritevoli della nostra/vostra attenzione.
Non mi resta che augurarvi buon ascolto dopo aver spento le luci ed acceso il condizionatore.
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