Eric Forrest, lo ricordiamo tutti, è stato bassista/cantante dei Voivod (periodo Negatron/Phobos) e nella band canadese aveva portato una ventata di modernismo metallico, indurendone ed inasprendone il sound. Adesso ripropone la stessa formula con i suoi
E-Force, progetto che vede coinvolti alcuni musicisti francesi (Eric vive in Europa negli ultimi tempi) e numerosi chitarristi ospiti.
Thrash metal ultra-denso, cattivo, martellante, come una versione maligna dei Voivod degli album citati. Una colata di acciaio ostile, squarciata da assoli variegati e dalla voce sgraziata del leader, con l’aggiunta di alcuni elementi prelevati dal techno-death. Ciò che manca è la varietà, perché i brani finiscono per somigliarsi parecchio. Se non avessimo mai sentito certi tipi di bombardamenti heavy potremmo parlare di un assalto continuo e intimidatorio, ma ormai siamo avvezzi anche a queste cose e la differenza la fanno i singoli brani, qui troppo uniformi.
Piace il tiro serrato di “Debauchery” e “State of delusion”, thrash grezzo vecchia scuola, così come la title-track sulla quale aleggia lo spirito del compianto Piggy. La qualità tecnica del lavoro non si discute, però alla fine manca il guizzo vincente.
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