AA.VV. - Compendium of Metal Vol. 8

Copertina 7

Info

Genere:Compilation
Anno di uscita:2015
Durata:74 min.
Etichetta:Metal On Metal Records

Tracklist

  1. DARK QUARTERER "MIND TORTURE" (BRAND NEW SONG)
  2. STONEGRIFF "BROTHER CAIN" (BRAND NEW SONG)
  3. RISEN PROPHECY "RISEN PROPHECY" (NEW RECORDING EXCLUSIVE FOR THIS COMPILATION)
  4. DOOMSHINE "THE ALCHEMIST OF SNOWDONIA" (PREVIOUSLY UNRELEASED NEW SONG - NOT FINAL MIX)
  5. MELIAH RAGE "THE LIE"(EXCLUSIVE SONG)
  6. PRE-MELIAH RAGE "ENTER THE DARKNESS" (PREVIOUSLY UNRELEASED 1986 REHEARSAL VERSION)
  7. ARKHAM WITCH "SKULL FUEL" (THE LAMP OF THOTH COVER - BRAND NEW RECORDING)
  8. ARKHAM WITCH "I AM PROVIDENCE" (PREVIOUSLY UNRELEASED SONG - EXCLUSIVE LIVE VERSION)
  9. METAL LAW "LORD OF EVIL"
  10. BLOOD ATONEMENT "SPEED METAL MILITIA" (NEW DEMO RECORDING EXCLUSIVE FOR THIS COMPILATION)
  11. OUTRAGE "THE ELEMENTAL WAR"
  12. MORTALICUM "I DREAM OF DYING"
  13. HI-GH "TILL DEATH AND AFTER"
  14. ALBERT BELL'S SACRO SANCTUS "AT THE HORNS OF HATTIN"

Line up

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Nuova - l'ottava come è evidente dal suo titolo - raccolta per la Metal on Metal Records che riunisce dodici gruppi che fanno parte della sua scuderia, per proporli al grande pubblico.

Una raccolta sicuramente eterogenea, con formazioni più o meno conosciute che coprono uno spettro musicale variegato - per quanto sempre e comunque legato a doppio filo al Metal più tradizionale - e dalle diverse nazionalità, per quanto con una leggera prevalenza per quelle provenienti dalla Germania.

Alcuni di questi gruppi rappresentano una novità assoluta per MetalHammer.it (ma abbiamo già provveduto a creare le singole schede) altri invece sono già noti da questi parti, ed è proprio con uno di questi che si dà il via alle danze. Tocca, infatti, ai nostri Dark Quarterer, che ci presentano "Mind Torture" dalla loro ultima fatica "Ithaca", cui rimando i più distratti tra i nostri lettori. Seguono gli svedesi Stonegriff con il doom ottantiano di "Brother Cain" (dal loro secondo disco "Come Taste the Blood") e i thrasher inglesi Risen Prophecy con una nuova versione di "Risen Prophecy", recuperata dal loro esordio ma re-incisa appositamente per questa occasione, e a breve parleremo anche del nuovo album "Into the Valley of Hinnom". Ancora Doom per i Doomshine, con un nuovo pezzo che troverà posto sul loro terzo e imminente album, "The End Is Worth Waiting for" in uscita per la Metal On Metal Records.

Tocca quindi agli statunitensi Meliah Rage, una band che non si può che definire storica e che guarda tanto al futuro con la nuova "The Lie" quanto al passato con una "Enter the Darkness" d'annata, trattandosi di una registrazione amatoriale datata addirittura 1986. Due brani anche per gli Arkham Witch, con una cover ("Skull Fuel" dei The Lamp of Thoth, con i quali hanno in comune un paio di componenti) la prima, e una live track (l'inedita "I Am Providence") la seconda, a dar prova della passione della formazione inglese per sonorità Heavy & Doom.

La scena teutonica è poi largamente rappresentata da tre formazioni che si propongono in rapida successione, il Metal priestiano di "Lord of Evil" e dei Metal Law, quello decisamente più grezzo e speedy ("Speed Metal Militia": un titolo una garanzia) dei Blood Atonement e il Thrash bruciante degli Outrage, le cui radici affondano sino ai primi anni '80, e della loro "The Elemental War".

Rapido salto in Svezia con i Mortalicum che si uniscono alle schiere del Doom Metal con "I Dream of Dying", quindi un veloce passaggio in Italia con il Punk'n'Speed degli HI-GH e la titletrack del loro secondo album "Till Death and After", prima di chiudere il tutto all'insegna del Doom (...e te pareva) grazie al progetto solista del maltese Albert Bell (bassista di Forsaken e Nomad Son), che da "Deus Volt" recupera "At the Horns of Hattin".

Una compilation che ci permette, a un prezzo davvero contenuto, un interessante excursus sul potenziale della Metal On Metal, accompagnata da un bel booklet informativo e soprattutto da tanta passione.


OLD SCHOOL METAL... OR NO METAL AT ALL!




You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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