Ci troviamo davanti ad una delle uscite chitarristiche più attese di questo 2015. A solo un anno da
"I Am The Fire" riecco
Gus G., uno degli esponenti di spicco dell'arte della sei corde, tornare sul mercato con un disco nuovo di zecca, intitolato
"Brand New Revolution". Chi ricorda la recensione del precedente full-length rammenta che avevamo un po' storto il naso per la poca irruenza contenuta nelle composizioni del guitar hero di origine greca; beh, questa volta bisogna preannunciare che non ci si può assolutamente lamentare. L'album è incisivo, infuocato, evoluzione all'ennesima potenza di ciò che si era solamente abbozzato in
"I Am The Fire".
"Brand New Revolution" vede anch'esso ospitate di indubbia fama per quanto riguarda ai vocalist, fra questi l'onnipresente
Mats Levén,
Jacob Bunton, l'immancabile
Jeff Scott Soto e la bella
Elize Ryd che presta la voce in
"What Lies Below". Dal lato strumentale abbiamo invece
Marty O'Brien, bassista di Lita Ford e Tommy Lee, e dietro le pelli il compagno di
Gus nei Firewind,
Johan Nunez. Come detto poco sopra, questa seconda fatica dell'axeman di Ozzy continua la strada tracciata con il primo disco, ma dentro c'è più rabbia, più tecnica, forse ancor più passione. Gli assoli e le linee di chitarra imbastite da
Gus si fanno sempre più funamboliche, ma mai esagerate e, fattore importante da non trascurare, anche in questo caso il full-length può essere ascoltato da qualsiasi amante del Metal, non essendo pensato come un disco chitarristico.
L'inizio è di quelli da bruciare la bandierina del via, con l'unica strumentale,
"The Quest", che termina con un affascinante spezzone acustico. Arriva poi la title-track, cantata da Jacob Bunton, una traccia energica e con un chorus assolutamente orecchiabile.
"Burn" è inaugurata da un riff robusto e mantiene il carattere hard rock tipico dello stile di
Gus G., ma con molto più vigore e con un solo da paura. Ancor più possente è
"We Are One", cadenzata e di sicuro impatto.
"What Lies Below" ha invece un sound moderno che si stacca leggermente dalle precedenti e con la voce di Elize Ryd che dona qualcosa di particolare.
"Behind Those Eyes" è un brano elegante, dal grande impatto emotivo, con una nuova bella prestazione di Bunton.
"Gone To Stay" è un'altra heavy metal track aggressiva e melodica allo stesso tempo, con Jeff Scott Soto ad offrire un'eccellente interpretazione.
"One More Try", una delle migliori di
"Brand New Revolution", è adornata da un'atmosfera quasi ottantiana, con un chorus avvicinabile agli Aerosmith dei bei tempi.
"Come Hell or High Water" torna a spingere sull'acceleratore,
"If It Ends Today" punta tutto sul ritmo e sul grandissimo lavoro di chitarra,
"Generation G" e
"The Demon Inside" chiudono l'album in bellezza.
"Brand New Revolution" è un disco adatto a tutti i generi di ascoltatore, con un occhio privilegiato agli amanti dell'hard rock e del metal classico. C'è da star sicuri che gli amanti della sei corde saranno anch'essi soddisfatti di questa nuova fatica di
Gus G. Fino ad ora il miglior album concepito da un chitarrista di questo 2015!
Video di "Brand New Revolution"
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?