Il revisionismo e la nostalgia portano spesso a scavare nel passato della nostra gloriosa musica alla ricerca di album di grande valore che sono rimasti nascosti per una serie di sfortunati eventi. Ci si dimentica però che ottimi dischi continuano ad uscire, il sottobosco è attivo e sporadicamente spuntano ottime formazioni; vero che per trovarle c'è da spalare una notevole quantità di pattume che ci viene giornalmente spacciato per buona musica, ma se siete curiosi e vi piace trovare le cose buone senza aspettare che una pubblicità vi dica cosa acquistare, provate ad esempio questi
In Malice's Wake. In questo caso la
Punishment 18 ha scavato nel lordume per noi e, in culo al mondo, è riuscita a trovare una band che suona thrash talmente con le palle che non esagero se dico che il loro
The Thrashening è uno degli album migliori degli ultimi anni in questo campo. Il disco ha già quattro anni sul groppone e viene distribuito ora dall'etichetta italiana, mente la band australiana sta preparando il terzo lavoro e, se sarà su questi livelli, ci sarà da godere.
Quello che propongono gli
In Malice's Wake è thrash vero, sincero, diretto, senza modernismi di sorta che picchia duro e fa saltare sulla sedia, guidato da una voce rabbiosa che ricorda da vicino quella di
Chuck Billy, mentre musicalmente il quartetto aussie è più affine agli
Exodus come struttura delle canzoni e come sound. A proposito di suoni, per essere un dischetto auto-prodotto,
The Thrashening suona davvero bene ed ogni strumento è ben udibile e perfettamente amalgamato.
Nessuna concessione a facili ammiccamenti melodici o canterecci, su questo disco nessuno si cala le braghe per cercare la strada più facile, tutti spingono al massimo e la band tira fuori un riff migliore dell'altro, mettendoli in fila con cognizione e sostenendoli con una struttura solida, cosa che manca a molte formazioni.
La formazione di Melbourne sviluppa i pezzi picchiando con intelligenza, elargendo riff taglienti, buoni assoli (dritti al punto, mai esagerati), cori gang-style che saltuariamente appaiono pompando il mosh, tutto mantenendo quello stile grezzo e "autenticamente thrash" di fondo.
Non vado avanti oltre, fate partire al giusto volume il player qui sotto, stappatevi una birra e che il thrash metal sia con voi.
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