Arrivano dalla Germania gli
Skullboogey, un four-piece dedito ad un hard rock molto stradaiolo e imbevuto di blues, una sorta di
Motley Crue ma più grezzi, con qualcosa di
Gov't Mule qua e là.
La proposta della band ci arriva tramite questo quarto lavoro in studio, "
Purified", che sin da subito mi suona molto ripetitivo e noiosetto. Evidentemente la band teutonica ha ben chiaro in mente il tipo di musica che ama suonare; il problema, semmai, è che il cliché viene ripetuto praticamente identico in ogni traccia, dando vita ad un prodotto apprezzabile dagli appassionati del genere, ma che non mi ha lasciato molti sorrisi in viso.
Buona la opener "
Speedin' with the Devil", e un altro paio di numeri, come ad esempio "
River" (sebbene in giro armonico mi pare saccheggiato da altre trecento canzoni), o il riff tosto di "
Another Man's War". Ma quarantanove minuti così sono davvero lunghi da passare, sembra di ascoltare la stessa canzone in loop. RImandati.
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