Scene da una redazione:
"Ganduz, i POD ti fanno cagare?"
"Mah una volta mi piacevano.."Ecco, una volta. Dove sono finiti i
P.O.D. di quel gioiello nu-metal di "Satellite"? Ditemelo, perchè quelli che hanno partorito questo aborto a nome "
The Awakening" non sono sicuramente loro.
Risveglio comunque è la parola adatta a descrivere questo disco, perchè il risveglio è quello che serve all'ascoltatore sgamato già dopo qualche minuto di ascolto.
Brani mosci, spompati, spogliati di quella vena hip-hop che caratterizzava il sound degli americani a cavallo del nuovo millennio, ricchi di inutili intermezzi chiacchierati, terribilmente banali e prevedibili.
Un concept dalla storia trita e ritrita (il New World Order, gli Illuminati..really?), che non dona nulla in più a un disco che già di per sé sarebbe pesante da seguire, figuriamoci tirato per le lunghe da un racconto francamente poco interessante.
E la voce di
Sonny Sandoval che fine ha fatto? Una timbrica riconoscibilissima, capace di far saltare all'orecchio un brano dei P.O.D. tra i mille brani del genere proposti una quindicina di anni fa, diventata oggi di un piattume imbarazzante.
Si salvano forse un paio di brani, in particolare "
Get Down" che è l'unico che cerca di ravvivare la baracca con netti richiami al miglior passato della band, ma per il resto la sensazione di mortorio è tangibile e solo un ignorante della storia della musica può venirvi a dire che "The Awakening" sia un album sufficiente, figuriamoci di alto livello.
Se poi nello stesso periodo esce un disco di valore assoluto come il nuovo dei Disturbed, anche loro esplosi a cavallo del millennio insieme ai P.O.D., si nota ancor di più quale sia il modo giusto di invecchiare.
Insomma lasciate pur perdere "
The Awakening" dei
P.O.D., perchè non vale nemmeno la metà dei soldi che vi chiederebbero per acquistarlo. E a questo punto vi consiglierei caldamente di iniziare a lasciar perdere anche i P.O.D., perchè quello che dovevano dare al mondo della musica l'hanno dato 14 anni fa con il capolavoro "Satellite". Compratevi quello semmai, che è meglio.
Quoth the Raven, Nevermore..
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