Mi sembra inutile ripetere due volte la stessa operazione, sopratutto quando non si raggiungono i livelli ottenuti nella prima occasione, eppure la Nuclear Blast ci propone ora un secondo tributo agli Accept.
I brani più famosi vengono nuovamente riproposti, mentre dei gruppi che avevano preso parte al precedente episodio ritroviamo solamente i Therion. Ma la differenza fondamentale è rappresentata da una maggior presenza di gruppi meno legati a sonorità classiche e power.
Troviamo infatti tra gli altri i Witchery, i Darkseed oppure i Disbelief, mentre a rappresentare i "defenders" ecco i Custard, la band di Udo Dirkschneider e quella del fratello, i Vanize.
Purtroppo accanto ad pochi episodi interessanti si affiancano brani che tutto sommato non offrono attrattive o che addirittura, come nel caso dei Breaker o dei Godgory (che massacrano "Princess Of The Dawn") invitano all'uso incondizionato del tasto skip. Troppi sono però i brani che non decollano, non ci riescono i Tad Morose, neanche i Darkseed, ed incredibile a dirsi nemmeno "Restless And Wild" rifatta dai Darkane, e direi che questo è emblematico.
E' una divertente rivincita ascoltare Udo alle prese di "XTC", brano tratto dall'album "Eat The Heat" dove era stato sostituito dietro al microfono da David Reece, molto più nello spirito Accept dell'originale... ma non ne avevo dubbi!. Se i Vanize e la loro "Predator" non mi esaltano, e mi deludono sia gli Spiral Tower che gli Agent Steel, ecco a sorpresa i Custard ed una "Aiming High" in puro true metal style.
Altri ascolti meritevoli sono "Seawinds" rifatta alla loro maniera dai Therion (peccato che fosse già presente su "Crowning of Atlantis"), oppure la divertente versione che i Rough Silk fanno di "Screaming for a Lovebite". Ancora più gustosa e scanzonata la conclusiva "I'm a Rebel" ad opera dei Rock'n Roll Stormtroopers. Un'occasione persa dalla Nuclear Blast...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?