I portoghesi
Lux Ferre (bello il riferimento del monicker) giungono al terzo album in quasi quindici anni di carriera confermando, per tanto, di non essere una band particolarmente prolifica e continuando, dal lato prettamente musicale, il loro cammino in quello che viene definito orthodox black metal, in questa occasione molto vicino agli svedesi
Watain.
Il suono di
"Excaecatio Lux Veritatis" è asfissiante, molto duro, plumbeo e sottilmente maligno sebbene la sua pesantezza e, soprattutto, l'interpretazione vocale sempre uguale lo rendano anche duro da digerire ed a volte noioso.
Il gruppo di Lisbona ci consegna un album ossessivo e dall'incedere "pachidermico", preferendo i tempi medi alle velocità più sostenute (che pure non mancano), fornendo del black metal una interpretazione moderna che trova negli intrecci dissonanti delle chitarre e nelle aperture piuttosto stentoree, tipiche di ogni brano, il suo marchio di fabbrica e la sua natura, una natura oscura e inquietante.
Certo, l'influenza dei già citati
Watain, e di tutta la scena ortodossa svedese, appare piuttosto evidente ed i
Lux Ferre si limitano, in realtà, a percorrere sentieri già battuti ed in un certo modo "sicuri" senza dare quel tocco particolare che, invece, è patrimonio della loro terra.
E tutto questo è un peccato perchè le qualità per fare meglio ci sono tutte.
"Excaecatio Lux Veritatis"è, in conclusione, un buon lavoro, suonato da musicisti preparati ed in grado di scrivere brani incisivi e pesanti come macigni che, sono certo, piaceranno a chi tra di voi ama particolarmente il tipo di black metal in cui si cimentano i
Lux Ferre.
Adesso mi attendo una prova più ricca di personalità.
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