Un masterpiece per tutti gli amanti dell'AOR.
Questo gruppo "proveniente dallo spazio" ci riporta ai magici anni 70'/80' quando band quali Queen, Elo, Sweet svettavano nelle classifiche.
I componenti di questa nuova band sono in realtà dei vecchi leoni del panorama Rock internazionale avendo collaborato con illustri personaggi quali Asia, Mike Oldfield, Ian Gillan, Sweet e l'impronta di classe la si nota in ogni traccia dell'album in uscita questo Ottobre, anticipato a Settembre dal singolo "Mr Hearthace".
Dopo un curioso intro che ricorda, appunto, un astronave che atterra sul nostro pianeta i gatti spaziali ci catapultano nel mondo dei grandi riff di chitarra, dei tappeti di tastiere ed orchestrazioni pompose, dei ritornelli facili da cantare a squarciagola, delle basi ritmiche precise e delle grandi melodie, quelle che fanno diventare una canzone normale un potenziale hit. I Cats In Space non inventano nulla, sia chiaro, ma quello che fanno è maledettamente efficace.
Il brano di apertura, la title-track, è forse l'episodio piu' roccioso con riff di chitarra decisi ma sempre misurati ed un tappeto di tastiere sulle quali si erge la voce pulita di Paul Manzi, un vero trademark del gruppo. "Mr Heartache" ha un refrain irresistibile, come pure molte altri canzoni "Stop", "Only in Vegas", fino a "Unfinished Synphony" dal sottofondo rock/blues accattivante.
Da segnalare le illustri collaborazioni al disco, fra tutte Mick Wilson (Lionel Richie, Cher) su "Mr Heartache", Mike Moran (Queen, Bowie) su "The Gratest Story Never Told" una stupenda ballad di 7 minuti, con un finale elettrico incalzante.
Un grande debutto, senza alcun dubbio, da ascoltare assolutamente.
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