Onirik è una one man band black metal portoghese che, con "Casket Dream Veneration", giunge alla quarta prova in studio, prima per la sempre attenta Iron Bonehead Productions.
Gonius Rex, l'uomo dietro il progetto, ci offre una interpretazione molto personale del metallo nero: le velocità medie sono piuttosto basse ed alla aggressione strumentale viene preferito un approccio "esoterico" che conferisce al disco una sorta di fascino arcano ed occulto in qualche modo molto lontano dal gelo tipico del black metal.
A livello puramente "tecnico", i brani dell'album si poggiano sulle due chitarre le quali, da un lato, creano la tipica base fatta di suoni zanzarosi e dall'altro si lanciano in costanti e molto varie divagazioni soliste che caratterizzano fortemente tutto il songwriting, intriso, come ricordavo in precedenza, da un alone esoterico sottolineato da vocalizzi e cori evocativi che "sostituiscono" le tastiere e sono il valore aggiunto dell'opera.
Gli otto brani di "Casket Dream Veneration" sono stati concepiti come otto invocazioni oscure (guardate l'artwork) nelle quali Gonius Rex riesce a dare vita ad un suono "mediterraneo" e ricercato, caratteristiche queste in grado di conferire a tutto l'album un fascino molto particolare nonchè una marcata connotazione personale che lo porta a spiccare nella massa delle uscite ad esso paragonabili.
Gli Onirik, il cui monicker mi sembra perfetto per descriverne la proposta, partono dalla conoscenza di quello che è il black metal "tradizionale", ma lo arricchiscono con influenze e suggestioni provenienti da ambiti diversi, e da epoche musicali diverse, al fine di dare sfogo ai propri pensieri, anzi ai propri incubi, in maniera sentita e coinvolgente.
"Casket Dream Veneration" viene ad essere, dunque, un album certamente nero, sottilmente epico in certe aperture, attento alla melodia ed alla costruzione delle canzoni che non sono poggiate sui classici due accordi in croce ma ricche di sfumature, viene ad essere cioè un album intelligente per quanto occulto e intriso di malvagità come dovrebbe essere sempre un disco di black metal.
Se siete stanchi dei "soliti" nomi in ambito estremo, vi consiglio di dare un ascolto ad un gruppo diverso e certamente interessante che, al netto di alcuni momenti forse un po' forzati, è comunque in grado di offrire buona musica e, soprattutto, ottime atmosfere.