Nonostante il titolo, ci troviamo di fronte ad un lavoro piuttosto melodico nel quale i pezzi tirati si contano sulle dita di una mano ( la "
titletrack"con un drumming a doppia cassa al cardiopalma e
"Down To Earth" ), ma questo non va certo a discapito della bellezza dell'intero album. La nuova fatica discografica dei "baffoni" è un lavoro vario ed avvincente, nel quale si passa dal classico sound stoner ad elementi acustico - teatrali di notevole impatto ( "
Yara's Song", "
Dreamers" ). I nostri sanno scrivere grandi pezzi con riff potenti e con chorus che si possono cantare a squarciagola.
Non c'è niente di commerciale qui ( per lo meno non nel senso più banale del termine ), ed i punti di forza rimangono sempre la voce maschia di
Ralf Gyllenhammer e la grande capacità di costruire melodie forti ma allo stesso tempo orecchiabili. Una nota di merito va al chitarrista
David Johannesson che si è occupato di tutte le parti di chitarra coadiuvato dall'ottimo lavoro del produttore
Richard Lofgren.
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