“Xenia, Ohio, Xenia, Ohio…Qualche anno fa un tornado si è abbattuto sul villaggio. In tanti sono rimasti uccisi, qui sono morti cani, sono morti gatti, case spaccate a metà, collane e braccialetti sopra gli alberi…i morti avevano le ossa che gli uscivano dalla testa, Oliver ha trovato una gamba sul letto. Molti padri di famiglia sono morti durante il grande tornado, io ho visto una ragazza volare per aria e gli ho guardato sotto la gonna. La scuola è distrutta e sono morti dei bambini. Il mio vicino è stato fatto a pezzi e aveva una bici da corsa e un grande triciclo, la sua testa non è mai stata trovata…mi è sembrato divertente...”L'inquietante intro, estratta dal film "Gummo" del 1997 scritto e diretto da Harmony Korine, che sfocia nell'opener
"Turbine Tragico", ci da il benvenuto nel nuovo lavoro dei
Coil Commemorate Enslave e nel loro mondo di disagio e disgusto per una umanità che, sempre di più, sembra non avere nessuna speranza perchè ormai definitivamente corrotta, proprio come la realtà descritta nella pellicola indipendente appena citata.
"Maxima Moralia Sovraumanità" è un album che ci offre uno spaccato potentissimo di questo degrado umano (
una vita onesta non è più possibile, perché viviamo in una società inumana) attraverso una musica violenta, distorta, oscura, insofferente e illuminata da armonizzazioni melodiche ed intuizioni strumentali che pongono il gruppo italiano direttamente nella elite del black metal del nostro paese.
Black metal dunque, ma l'etichetta è quanto mai riduttiva.
Nella miscela dei
C.C.E. ci sono tante suggestioni e tanti spunti diversi: le dissonanze nordiche sono stemperate nella melodia "italiana" dei suoni, vaghi sentori post-rock (la meravigliosa strumentale
"Her Dancing Eyes") sono spazzati via dalla brutalità dello scream ferocissimo di
Tevildo, il riffing di chitarra del mastermind
Consalvo, sempre articolato, viene diluito in partiture ritmiche quasi asincrone (passatemi il termine) che ne esaltano la vivida ferocia... insomma, questo EP (parliamo di "soli" 30 minuti di musica) contiene tante idee e tante soluzioni che è difficile trovare in intere discografie di band ben più blasonate dei Nostri e che, purtroppo, hanno tanto successo a fronte della loro pochezza artistica.
Non so quanta gente apprezzerà questo album: parliamo, comunque, di musica di nicchia, parliamo di un gruppo non facile da ascoltare per il suo essere lontano dagli stilemi classici del black metal, tanto a livello musicale (qui c'è poca Norvegia) che a livello tematico (qui non ci sono croci capovolte ma tanta, tantissima cultura), ragioni per cui
"Maxima Moralia Sovraumanità" è un lavoro ostico nella sua "sgraziata" bellezza e quasi sdegnoso nel suo essere oltre...
Al di là di queste considerazioni, resta, tuttavia e senza nubi che ne oscurino il valore, un album semplicemente splendido.
Splendido per la sua forza dissacrante, splendido per le geniali melodie, splendido per le sue gelide accelerazioni e per le calde armonie, splendido perchè suonato, bene, con il cuore e non solo con la mente.
Senza alcun dubbio i
C.C.E. si confermano, a mio modo di vedere, artisti che sanno emozionare e far scorrere brividi di piacere lungo la schiena.
E quando l'emozione diventa così predominante, così vivida e reale da essere vissuta anche dall'ascoltatore oltre che dal musicista, allora la musica ha raggiunto il suo obiettivo, sebbene il mondo che essa descrive, come nel caso specifico, sia solo lurida immondizia... come Xenia ed il suo marciume.
Ora non resta che applaudire questi ragazzi.
"Caro mondo, sono confuso dalle oscure elucubrazioni del mio cervello:
ho cercato...ho cercato in tutti i modi di farcela... in questo schifoso mondo,
ma credo che il primo errore sia stato quello di nascere.
Non ho nessun senso di colpa per il mio suicidio.
Ho provato alla vostra maniera....
Ho sempre lavorato da quando avevo tredici anni.
Lavorare per vivere non è mai stato un problema per me....
Il problema è che sono circondato dall'oscurità...
è buio....è buio...
Ora mi punto la pistola alla testa e sparo...."
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