Non so cosa sia successo ai danesi
Slægt, ma
"Beautiful and Damned" nuovo EP che sarà rilasciato in formato CD dalla
Necroshine a novembre e in edizione LP dalla
Iron Bonehead a gennaio, ci presenta una band profondamente diversa da quella che aveva inciso il debut
"Ildsvanger" ad inizio di quest'anno.
Se, infatti, i Nostri si cimentavano, all'inizio, in un black metal piuttosto raw e lo-fi nella produzione, adesso, con la nuova release, il suono è cambiato profondamente donando, a mio modo di vedere, un appeal molto maggiore alla musica dei danesi.
Provate a mettere insieme i Carcass di Heartwork, il death svedese melodico, le armonizzazioni delle chitarre di scuola Iron Maiden, vaghe reminiscenze di black metal ed una non troppo velata passione per la NWOBHM, ed avrete un contesto entro il quale inserire questo EP che, sebbene sia composto da solo quattro brani, è pura goduria per le orecchie di uno come me che nei generi appeni citati ci sguazza...
Insomma
"Beautiful and Damned" è un album che suona fresco, dannatamente semplice, diretto, ricco di melodie che ti si ficcano in testa per non uscirne più e di brani efficacissimi nella loro ottima amalgama di aggressione (parliamo sempre di musica estrema) e di heavy metal di stampo melodico.
Chiaramente stiamo parlando di un semplice EP e quindi, prima di lanciarsi in lodi troppo sperticate per il quartetto di Copenhagen, sarà opportuno attendere la prossima prova di lunga durata e verificare la resa della musica in un ambito più ampio.
Detto questo, va dato atto, comunque, al gruppo di aver saputo creare una miscela assolutamente vincente che, se confermata, sono certo ci offrirà grande musica in futuro.
Per adesso schiaccio di nuovo il tasto play...
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