I polacchi
Chthonic Cult, da poco entrati nella scuderia
Iron Bonehead, sono un gruppo del quale ci sono poche informazioni in giro per il web.
Sappiamo solo che sono un terzetto e che con
"I Am the Scourge of Eternity", oggetto della nostra chiacchierata, sono al loro esordio discografico.
Quello che dobbiamo aspettarci dall'album è solo una cosa: musica estrema.
Ora andiamo nel dettaglio.
I quattro brani di questo esordio sono un sulfureo magma che ingloba nelle sue spire death e black metal, per una musica che potrei definire asfissiante e senza luce in costante tensione oscura.
Il gruppo adotta suoni di chitarra ribassati e pesanti, a me sono venuti in mente i Portal, e li dilata all'interno di lunghissime cavalcate nere che vedono i blast beats protagonisti, sebbene rallentamenti quasi doom siano nelle corde dei Nostri, e la cavernosa, ed invero monotona, voce del singer pronta a declamare oscuri messaggi di morte e mistero, il tutto all'insegna di un alone malsano che è il vero protagonista del disco.
Nonostante a volte affiori un po' di noia, per via delle strutture infinite dei brani, va sottolineato che l'atmosfera creata dagli
Chthonic Cult è davvero inquietante e, soprattutto, che le loro intuizioni musicali sono di buonissimo livello, soprattutto quando i brani mettono in evidenza una sottile vena melodica che ho trovato indovinata al pari di alcune partiture che rimandano, indirettamente, agli ambienti "post".
"I Am the Scourge of Eternity" è un lavoro ostico, pesante come un macigno, carico di groove ma anche di gelo nordico, un lavoro che merita l'attenzione di coloro i quali si cibano di estremo.
Estremo vero però.
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