Gli Extreme Noise Terror sono una delle band storiche del panorama grindcore. Attivi fin dalla seconda metà degli anni 80, non sono mai riusciti ad uscire dal ristretto ambito di appassionati del genere, alternando il lavoro in studio ad una intensissima attività dal vivo ovunque ci fosse la possibilità di suonare.
L’omonimo platter che ho fra le mani, segue di ben sette anni il precedente “Law of retaliaton”, periodo in cui la band ha, come d’abitudine, rilasciato diversi 7” ma anche subìto una grave perdita nella morte di Phil Vane, fondatore e singer della band.
Dal punto di vista strettamente musicale “Extreme noise terror” non propone chissà quali innovazioni, tredici canzoni che si susseguono senza fiato, come se fossero un unicum di poco più di ventisei minuti d’ascolto ininterrotto,
Tredici brani di energico grind con estemporanee venature death che in alcune soluzioni, per forza di cose, ricorda i conterranei Napalm Death (v. “No one is innocent”).
Purtroppo gli anni passano, ma il limite degli E.N.T. rimane sempre lo stesso: dopo i primi brani tirati a mille si avverte un senso di ridondanza, di ripetizione degli stessi concetti musicali che possono annoiare i “meno portati” a queste sonorità.
“Extreme noise terror” è un lavoro destinato esclusivamente a coloro che navigano in questi mari, fatto e impacchettato su misura mi vien da dire, che non chiede né di esser accarezzato, né coccolato, poiché al suo interno troverete solo ed esclusivamente rabbia.