Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:31 min.
Etichetta:Mighty Music

Tracklist

  1. VEGAS BABY
  2. STREETFIGHTER
  3. TRENDKILLER
  4. THE KID
  5. CHILDHOOD FRIEND
  6. MEDICATED FOR YOUR PROTECTION
  7. BUSTED
  8. FLAWLESS LIFE
  9. UNRESTRAINED

Line up

  • Marcus Karregard: vocals
  • Sammy Kela: guitars
  • Robin Ingemansson: bass
  • Jimi Lexe: drums

Voto medio utenti

Con giusto quell’annetto di ritardo rispetto all’uscita sugli scaffali, eccoci a recensire “Streetfighter”, album di debutto degli svedesi Unfaithful, alla prima avventura nel mondo discografico ma non di primo pelo in quanto musicisti, essendo in attività ormai dal lontano 2000.

“Streetfighter” è un album che suona davvero poco swedish, molto più orientato verso sonorità targate USA, con gruppi quali i Trivium di “The Crusade” o i Five Finger Death Punch a fare da paragone pesante. Quello degli Unfaithful è infatti un incrocio ben riuscito tra metalcore e thrash metal, con una voce graffiante e dalle coordinate riconducibili al buon James Hetfield o al Matt Heafy del già citato “The Crusade”. Musicalità fortemente improntate sull’uso massiccio dei chitarroni e ritmiche cadenzate, che a volte spingono il platter verso richiami quasi stoner.
Ottima l’opener “Vegas Baby”, con un’accoppiata bridge-ritornello molto catchy e riuscitissimo, a fronte di una strofa aggressiva quanto basta. E decisamente più aggressiva è la successiva “Streetfighter”, che da il titolo all’album e che ci mostra il lato più muscoloso della band svedese, sia dal punto di vista musicale che da quello vocale, con un uso saggio e mai smodato del growl.
Una rapida occhiata al booklet ci mostra testi orientati alla lotta sociale, all’ostentazione della ricchezza , altro fattore che rende fortemente “americani” questi Unfaithful, non per forza con accezione negativa s’intende.

Insomma “Streetfighter” non sarà certo l’album che vi farà zompare dal divano o vi farà sbraitare esultanti in ufficio, ma senza dubbio con la sua carica e la sua energia vi potrà dare una mano nell’affrontare i tremendi pendolari che affollano i treni al mattino, oltre a garantire un possibile roseo futuro per gli Unfaithful.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.