Pazzesco capolavoro di una band assolutamente fantastica nell'ambito pagan/folk/viking metal norvegese. Questo in poche parole il giudizio su questo "Til Dovre Faller" dei Glittertind, one man band (ma ora non più) del bravo Torbjorn che al tempo, non ancora maggiorenne, fece scalpore per aver ottenuto un contratto con la Hammerheart/Karmageddon Media ed aver pubblicato l'abum "Evige Asatro".

Questo successivo EP è nettamente superiore a quel pur buon lavoro ed in questi anni non ha mai smesso di girare quasi ininterrottamente nel mio lettore cd: "Til Dovre Faller" è un EP di 7 tracce che ci presenta una doppia anima dei Glittertind, nei primi 3 brani quella più folk e viking, che avevamo già conosciuto sul disco precedente, in cui Torbjorn dà luogo ad una entusiasmante miscela di sonorità pagane, tremendamente nordiche, con un gusto melodico ed un flavour di epiche battaglie, cori, trombe, metal, marce guerresche e sognanti tastiere che lasciano veramente attoniti per l'incredibile e meraviglioso effetto che riescono a creare.

La lingua norvegese utilizzata per tutti questi brani è perfetta, come ciliegina sulla torta, per enfatizzare le atmosfere scandinave contenute sul cd e si presta in maniera eccellente sia per i brani più scanzonati (un mix tra gli Onkel Tom ed i Candlemass di "Sjunger Sigge Furst"), sia in quelli più epici e drammatici, nettamente e strettamente vicini a bands come Thyrfing e Finntroll.
La vera svolta, inaspettata, del cd si ha negli ultimi 3 brani che cambiano completamente atmosfera e direzione musicale: "Per Spelmanns Bane" ci avverte con i suoi oscuri presagi ed antiche evocazioni che lasciano i brividi addosso...
Si scatena quindi la furia di "Svart Natt" che esplode feroce in un black metal che non ci aspetteremmo dai Glittertind: la voce si trasforma dilaniandosi, i tempi si fanno serrati, anche se la melodia e le atmosfere la fanno comunque da padrone grazie al magistrale uso delle tastiere.
Le melodie disegnate dai Glittertind si fanno rabbiose ed esaltanti, incitando e glorificando le origini nordiche da cui la band prende il proprio nome: la finale "The Battle of Stiklestad", unico brano in lingua inglese, conclude l'ep in modo glorioso, nuovamente in direzione black epico e melodico, dimostrandoci come la band sia completamente a proprio agio anche e soprattutto in questa veste.
E' notizia di questi giorni che i Glittertind siano stati riesumati dall'oblio in cui erano caduti dopo questo lavoro, avendo firmato un contratto con la rinomata Napalm Records: se i nostri si terranno sulle coordinate di questi ultimi 3 brani, mantenendone la qualità per tutta la durata di un album intero, avremo il più grande capolavoro di viking black metal che sia mai stato inciso.

Per Spelmann han hadde ei einaste ku,
Per Spelmann hade ei einaste ku.
Han bytta bort kua fekk fela igjen,
Du gode gamle fiolin.

Så kom der ein prest till gards,
Han ville ikkje høyre verkjen felespell hell dans.
Han halshogga Per og brann opp fela,
Du gode gamle fiolin.

Så ikkje spel på fela di,
Om presten kjem til gards.
Og ikkje dans med jenta di,
For dei er alle hans.

Du gode gamle fiolin