Forti di un disco pubblicato nel 2001, "Immortal Stories", e salutato dalla stampa come uno dei più convincenti episodi epic power metal di quei dodici mesi, i greci Elwing tornano sulle scene dopo una pausa di quasi quattro anni. La proposta non appare molto diversa dal debutto, se si esclude un uso più energico della voce, che spazia da una timbrica gutturale alla classica impostazione power metal. Nonostante la biografia descriva gli Elwing come la band adatta ai fan di Running Wild e Manowar, è soprattutto verso il filone viking metal che si orientano i quattro ragazzi greci. Refrain da birreria, riff splettrati dal sapore folk (chi ha detto Turisas?) ed un feeling generale più pomposo della maggior parte delle power metal band in circolazione; ovviamente non mancano i riferimenti agli Helloween di "Walls Of Jericho" o ai primi Blind Guardian, ma il carisma della band riesce ad emergere donando al sound una certa freschezza. Purtroppo i dieci brani di "War" suonano eccessivamente omogenei, confondendosi fra di loro anche dopo ripetuti ascolti, e questa caratteristica rappresenta un difetto non trascurabile per l'ascoltatore che dovesse mettere mano al portafoglio invece che al programma di file sharing. C'è ancora molta strada da fare per questo combo ellenico, anche se i risultati raggiunti sino a questo momento non possono certo dirsi trascurabili.
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