I greci
Fallen Arise, sono, per chi vi scrive, una band 'standard' del filone symphonic metal: riff granitici e sezione ritmica galoppane, voce femminile eterea e sognante, voce maschile incazzosa e spesso scream, inserti tastieristici che si rifanno alla musica classica, et voilà, il panettone è confezionato. Poco male, mi sento di aggiungere, se il panettone è buono. Quindi, questo benedetto panettone greco, com'è?
Mah, signora mia, devo dire che non è male. Ha più di un momento totalmente sinfonico (vedi, per esempio, la parte centrale di "
Divine Bride", ma la cosa si ripete spesso). Le due voci sono piacevoli, anche se non mi sono strappato le vesti; soprattutto la voce di
Spyla mi risulta a volte troppo poco incisiva, delicata e intonatissima per carità, ma priva di quel timbro facilmente riconoscibile.
Poco male, l'album è (e te pareva) un bel concept ambientato nel passato, la storia di una ragazza, Adeline appunto, tormentata da demoni e incubi che la porteranno a scoprire un terribile segreto. E annamo, classico su classico.
Insomma, il succo l'avete capito, la proposta è onesta senza gridare al miracolo, qua sotto vi schiaffo pure un video, così potete farvi un'idea personale. Io, comunque, resto un fedelissimo del pandoro,
ça va sans dire.
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