Provocatori, estremi ed inclassificabili, gli Impaled Nazarene celebrano i quindici anni della loro carriera dando alle stampe il primo album dal vivo. I live show sono sempre stati il punto di forza della combriccola capitanata dal folle Luttinen, è proprio sulle assi del palco che gli Impaled Nazarene riescono a dare il meglio, facendo confluire tutte le molteplici influenze, black metal, hardcore, punk e thrash in un assordante pastone sonoro in grado di tramortire anche il più smaliziato degli ascoltatori. Peccato che questo live album arrivi sotto forma di cd e non di dvd, dato che le performance sceniche degli Impaled Nazarene spesso risultano esaltanti quanto la musica. Registrato nel Dicembre 2004 al Tavastia Club di Hel(l)sinki, "Death Comes In 26 Carefully Selected Pieces" si pone come un ideale "best of" della band, attingendo quasi da ogni lavoro della nutrita discografia. I Climax del disco, registrato in maniera impastata ma non amatoriale (sempre di masterizzazione ai Finnvox si parla), si raggiungono con "The Horny And The Horned", indimenticabile apripista di "Ugra Karma", "Motorpenis" tratta da "Latex Cult", la leggendaria "Sadhu Satana", "Let's Fucking Die", arricchita da una performance vocale veramente estrema, "1999: Karmageddon Warriors", e le più recenti "We're Satan's Generation" e "Cogito Ergo Sum". La conclusione del concerto viene affidata ad una versione anfetaminica di "Total War - Winter War", con grande gioia del pubblico presente che non manca di far sentire il proprio supporto. Insomma, ennesima ottima prova per la band che potrebbe essere descritta come i Motorhead del metal estremo. Si tengano alla larga estimatori dei live album impeccabili dalla produzione patinata, in "Death Comes…" troverete solo chaos, sudore, metal e perversione. Nulla di diverso rispetto a quanto portato avanti dagli Impaled Nazarene negli ultimi 15 anni, quindi.
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